La vicenda del “Palazzetto del volontariato” di Potenza
“L’annuncio che la Fondazione per il Sud ha deliberato la costituzione di un Fondo di garanzia per le cooperative sociali del Sud per 5 milioni di euro, che sarà in grado di garantire alle cooperative crediti per 30 milioni di euro, rappresenta un’opportunità importante per far crescere il Terzo Settore anche in Basilicata”. E’ quanto sostiene il presidente della Seconda Commissione consiliare, “Bilancio e Programmazione”, Antonio Autilio (IdV), sottolineando che “secondo una ricerca condotta dalla Fondazione Volontariato e Partecipazione in collaborazione con il Centro nazionale per il volontariato e presentata nella seconda giornata di Villaggio Solidale, il salone del volontariato italiano in corso a Lucca, ogni volontario, in media, investirebbe circa 39 ore al mese in attività non retribuite e socialmente utili all'interno della propria associazione”.
“Una situazione – aggiunge Autilio – che stride fortemente con la vicenda del Palazzetto del volontariato di Potenza che richiede risposte immediate per non mortificare ulteriormente l’impegno profuso dal presidente del Csv di Basilicata Genesio De Stefano, naturalmente come simbolo di migliaia e migliaia di volontari giovani e non dell’intera regione. In discussione c’è, tra l’altro la credibilità delle istituzioni, dal Comune di Potenza alla Regione, nei confronti del mondo associativo del Terzo Settore che merita ben altra attenzione e sicuramente non merita promesse di impegni non mantenuti o semplici buoni propositi e peggio ancora interpretazioni burocratiche su normative e provvedimenti amministrativi. Come è stato ampiamente dimostrato dai numerosissimi volontari che in occasione delle nevicate delle scorse settimane in Basilicata sono stati fondamentali nel soccorso ai cittadini e, quindi, al sistema di Protezione Civile e come testimonia il quotidiano impegno di assistenza sociale agli anziani dei nostri paesi, il Terzo Settore può davvero diventare un soggetto politico rappresentativo e credibile, protagonista di un disegno più ampio, capace di affermare con forza che i pochi soldi che ci sono vanno investiti, soprattutto al Sud, in welfare, in servizi sociali, in istruzione, in servizi per la collettività”.
“Dobbiamo, invece, registrare – dice Autilio – una profonda sottovalutazione da parte del Governo tenuto conto che il Consiglio dei Ministri ha approvato l’abrogazione dell’Agenzia del Terzo Settore e le sue funzioni passeranno, quindi, al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con maggiori difficoltà per affermare adeguate politiche a favore del volontariato”.