Terza età, pdl di Romaniello, Cifarelli e Pietrantuono

Gli obiettivi della proposta illustrati nel corso di una conferenza stampa. Previsti un programma triennale di interventi e la istituzione di una “Consulta regionale per l’invecchiamento attivo”

&ldquo;Riconoscere il ruolo della persona anziana nella comunit&agrave; e promuoverne la partecipazione alla vita sociale, civile, economica e culturale favorendo la costruzione di percorsi per l&rsquo;autonomia e il benessere nell&rsquo;ambito dei propri e abituali contesti di vita&rdquo;: &egrave; l&rsquo;obiettivo della proposta di legge sulla &ldquo;Promozione e valorizzazione dell&rsquo;invecchiamento attivo e della solidariet&agrave; tra generazioni&rdquo;, presentata oggi a Potenza dai consiglieri regionali Giannino Romaniello (Gruppo misto) e Roberto Cifarelli (Pd). Il testo, sottoscritto anche da Francesco Pietrantuono (Psi), nasce da un&rsquo;idea dei segretari regionali dei sindacati dei pensionati Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Nicola Allegretti, Luigi Errico e Vincenzo Tortorelli, presenti oggi alla conferenza stampa.<br /><br />La proposta di legge &ndash; hanno spiegato i proponenti &ndash; intende &ldquo;valorizzare le esperienze formative, cognitive, professionali ed umane accumulate dalla persona anziana nel corso della vita, promuovere e valorizzare l&rsquo;invecchiamento attivo sostenendo politiche integrate a favore delle persone anziane riconoscendone il ruolo attivo nella societ&agrave; attraverso un impegno utile e gratificante capace di renderle protagoniste del proprio futuro, contrastare i fenomeni di esclusione e di discriminazione sostenendo azioni che garantiscano un invecchiamento sano e dignitoso e rimuovano gli ostacoli ad una piena inclusione sociale&rdquo;.<br />&ldquo;Ringraziamo i sindacati per la loro funzione propositiva &ndash; ha detto Cifarelli &ndash; anche perch&eacute; la proposta &egrave; completamento e complemento di un percorso avviato gi&agrave; con la legge sul Sistema integrato per l&#39;apprendimento permanente ed il sostegno alle transizioni nella vita attiva (Siap), approvata dal Consiglio regionale e&nbsp; che all&rsquo;articolo 14 parla di politiche dell&rsquo;apprendimento rivolte a favorire l&rsquo;invecchiamento attivo. Una legge opportuna quindi, quella che presentiamo oggi,&nbsp; per dare continuit&agrave; e strutturare quanto gi&agrave; avviene in molti Comuni della Basilicata che si avvalgono dell&rsquo;esperienza dei pi&ugrave; anziani in molti campi della vita sociale&rdquo;.<br /><br />Romaniello ha evidenziato l&rsquo;importanza della proposta di legge &ldquo;perch&eacute; consente&nbsp; il coinvolgimento attivo e inclusivo dei meno giovani per rinsaldare i rapporti tra nuove e vecchie generazioni. E&rsquo; fondamentale evitare che la cosiddetta &lsquo;terza et&agrave;&rsquo; sia solo di &lsquo;sopravvivenza&rsquo;. E&rsquo; necessario invece inserire gli anziani nella vita attiva delle comunit&agrave; proprio affinch&egrave; possano trasmettere ai pi&ugrave; giovani il loro bagaglio di esperienze formative, cognitive, professionali ed umane accumulate nel corso della vita&rdquo;.<br /><br />Compito della Regione &ndash; si legge nel testo – definire un &lsquo;programma triennale di interventi&rsquo;, attraverso il confronto con le parti sociali, coordinati e integrati a favore delle persone anziane, anche con disabilit&agrave;, negli ambiti della protezione e promozione sociale, della salute e sicurezza, della formazione permanente, del lavoro, della cultura e del turismo sociale, dell&rsquo;impegno civico e del volontariato. Prevista la istituzione di una &lsquo;Consulta regionale per l&rsquo;invecchiamento attivo&rsquo;, presieduta dall&rsquo;assessore alla salute e politiche sociali o da suo delegato e composta dalle forze sociali, gli enti locali coinvolti nell&rsquo;erogazione dei servizi alla persona, dalle Asl e da tutti gli enti o loro rappresentanze direttamente erogatori di interventi sui territori. Compito di questo organismo predisporre le linee guida del &lsquo;Programma triennale degli interventi&rsquo;, monitorare semestralmente le iniziative realizzate sul territorio regionale, valutare ex post con cadenza triennale l&rsquo;efficacia del piano e dei risultati raggiunti e supportare l&rsquo;implementazione delle iniziative innovative realizzate nei singoli Ambiti territoriali ottimali. Prevista infine la stipula, da parte della Regione, di accordi e convenzioni con gli enti locali territoriali, con i soggetti del terzo settore, con i patronati e con i Caaf.<br /><br />&ldquo;La Basilicata &ndash; hanno spiegato i proponenti – &egrave; una regione che ha visto crescere la popolazione anziana residente in maniera esponenziale negli ultimi anni. A gennaio 2015 (dati Istat) gli over 65 erano il 21,6 per cento della popolazione residente e secondo le proiezioni statistiche nel 2025 saranno il 25,7 per cento e nel 2035 il 32,2 per cento, passando dall&rsquo;essere 111.215 nell&rsquo;anno 2002 a 124.658 nel 2015. Nello stesso periodo il cosiddetto &lsquo;indice di vecchiaia&rsquo; (che &egrave; il rapporto percentuale tra il numero degli ultrassessantacinquenni ed il numero dei giovani fino ai 14 anni) &egrave; passato da 118,9 a 170,3, il che significa che oggi in Basilicata ci sono 170,3 anziani ogni 100 giovani. La quota di anziani (over 65) &egrave; aumenta pi&ugrave; rapidamente in Basilicata che in Italia: nello specifico una variazione media annua del +6,06 per cento (+1,62 per cento per gli over 85) in Basilicata, a fronte di una pari a +5,21 per cento (rispettivamente +1,52 per cento) in Italia; la conseguenza di tutto ci&ograve; sar&agrave;, secondo l&rsquo;Istat, uno slittamento dell&rsquo;et&agrave; media della popolazione dagli attuali 42,91 anni a 53,70 anni nel 2061 (da 42,99 a 49,80 in Italia), cos&igrave; che la Basilicata diventer&agrave; la Regione pi&ugrave; &lsquo;vecchia&rsquo; d&rsquo;Italia&rdquo;.<br /><br />L.C.<br />

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