Una donna inascoltata, un personaggio sempre alla ricerca del suo profondo senso dell’amore perduto. Elisabetta Pozzi ha incantato gli spettatori giunti agli scavi romani di Grumento Nova per assistere alla pièce teatrale dal titolo: “Cassandra” portata in scena domenica sera nell’ambito del Festival Teatri di Pietra 2011 Theatrum Theatron organizzato dal Cde ( Centro Europeo di Drammaturgia ) da Mda CapuAntica Festival, dalla Regione Basilicata, dalla Provincia di Potenza e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata. Cassandra da Seneca, Eschilo, Euripide, Massimo Fini e Jean Baurdillard prodotta grazie al lavoro drammaturgico del trio Gatti-Pozzi-D’Angelo è una donna non creduta, una profetessa inascoltata, ancora bambina, alla nascita di Paride che predisse il suo ruolo di distruttore della città di Troia. Ed Elisabetta Pozzi nel suo monologo, spesso incantato, a tratti duale e compassato non tradisce le attese, mostrando grande empatia con i tre interpreti che fanno scena muta, accompagnando l’artista in una spettacolare interpretazione.