Li avevamo lasciati ad aprile, con il successo del musical “Il mistero di Notre Dame” portato in scena al teatro Stabile di Potenza. Li ritroviamo a luglio, al rientro da Trani, dove hanno fatto incetta di premi alla diciassettesima edizione del Festival nazionale “Il Giullare”, organizzato dall’associazione “Promozione sociale e solidarietà” con l’intento di promuovere l’inclusione attraverso il teatro. C’è grande soddisfazione fra operatori, addetti ai lavori e ospiti dei Padri Trinitari di Venosa e Bernalda, dopo la partecipazione vittoriosa – con una suggestiva rivisitazione del famosissimo musical – ad uno dei più noti festival dedicati alle compagnie composte da attori non professionisti con disabilità fisiche e mentali. La compagnia dei Padri Trinitari, oltre ad aggiudicarsi il primo premio assoluto ha vinto a Trani anche i premi di migliore attrice, per l’interpretazione di Deborah Tetta nel ruolo di Esmeralda, miglior allestimento scenico e miglior regia (con la fisioterapista Maria Pia Matera), tanto da meritarsi l’unica standing ovation nel corso dei sei giorni della kermesse. “La manifestazione – ha commentato il direttore dei Padri Trinitari di Venosa e Bernalda, Vito Campanale – è rivolta alle compagnie teatrali composte da attori non professionisti. Come già detto in altre occasioni, con il nostro spettacolo affrontiamo i temi dell’emarginazione, della diversità, della solitudine e della sofferenza. Siamo particolarmente soddisfatti per la vittoria e per gli altri premi, conquistati in uno fra i più importanti festival rivolti a persone con disabilità psichiche che si svolgono in Italia. Si tratta di un successo che consegna un meritato riconoscimento al lavoro che viene svolto quotidianamente nell’ambito dei vari laboratori. Ringrazio gli organizzatori dell’associazione Promozione e solidarietà di Trani, che permettono ai tanti attori delle compagnie teatrali di esibirsi e di sentirsi parte di un progetto di inclusione che diventa di anno in anno più grande e importante. Ma un ringraziamento particolare – ha aggiunto il direttore – va a tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di questo evento: operatori, fisioterapisti, educatori, l’intera equipe. Ognuno di loro, con il proprio impegno e con la propria professionalità ha contribuito a rendere possibile qualcosa di speciale. Dietro ogni dettaglio, ogni sorriso, ogni applauso, c’è il lavoro silenzioso ma prezioso di una squadra che ha creduto fortemente in questo progetto, che ci ha messo dedizione, sensibilità, instancabile energia. Questo premio è di tutti loro … e vogliamo dedicarlo a tutti gli ospiti dei nostri Centri, che ci insegnano ogni giorno che il vero valore risiede nella bellezza di essere sé stessi”.
Gli attori del Centro dei Padri Trinitari di Venosa e Bernalda, a questo punto, non vogliono certo fermarsi. Ci saranno altre occasioni per salire sul palcoscenico?
“Certo, stiamo già pensando di portare il musical in altri teatri: vi terremo sicuramente informati, perché quello dei nostri ragazzi è uno spettacolo capace di commuovere, emozionare, ma soprattutto di far riflettere e di aprire gli animi all’inclusione”, ha concluso Campanale.