In una nota Raffaele Tantone, segretario della Federazione Giovani Socialisti Basilicata, sottolinea come il concentrare il dibattito politico, solo su petrolio e royalties, rischi di essere poco utile.
Per i Giovani socialisti è necessario invece, un approccio più radicale. “L'istituzione di una società dell'Acqua e del Petrolio, che accorpi l'Acquedotto Lucano e la Società energetica oltre alle Ato, rappresenta – è scritto nella nota – una delle proposte su cui il Partito Socialista ha compiuto un'elaborazione più avanzata delle altre forze politiche.
L'obiettivo per la Federazione è quello di fondare una multiutility con le spalle larghe, che sia in grado di interagire con i colossi dei settori idrico ed energetico ambientale, ad esempio nel caso della San Benedetto a fronte dei 3 milioni pubblici, avremmo potuto offrire un partner industriale magari con una partecipazione del 30%'.
“Riteniamo – conclude la nota dei Giovani socialisti – che gli amministratori di tale società, debbano essere scelti direttamente dai cittadini, per assicurare la trasparenza ed il controllo popolare, sull'utilizzo dei beni pubblici e delle risorse economiche”.
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