“Non è possibile togliere più di quanto dare, con misure odiose che gridano vendetta, come l’aumento dell’Iva dal 4 al 10% per l’assistenza domiciliare, la retroattività della riduzione delle deduzioni fiscali, l’assenza di qualsiasi provvedimento a beneficio dei cosiddetti ‘incapienti’, famiglie povere destinate a restare povere nella regione più ricca d’Europa, la Basilicata”. E’ quanto sostiene il segretario regionale generale dell’UGL Basilicata.
Per il sindacalista, “nella nostra regione è indispensabile definire misure che salvaguardino e valorizzino il sistema dei servizi, senza intervenire con inasprimenti fiscali o tariffari sul reddito soprattutto delle famiglie e delle persone anziane. Oggi in Basilicata, come nel resto della Nazione, si perde il lavoro, si produce di meno, non si fa innovazione, si mortifica la scuola e la cultura, si mortifica lo stato sociale, si amplia la distanza tra reddito, tasse e prezzi, si creano ogni giorno migliaia di nuovi poveri, in particolare donne, anziani, disoccupati. Per l’UGL Basilicata – prosegue il segretario, Tancredi – a complicare di più la situazione sociale regionale, è la riscossione privatistica di tasse e multe che si rivela sempre più un accumulo di prepotenze e vessazioni contro le famiglie lucane. Molto poco legata alla lotta all'evasione fiscale (per la quale non ha veri poteri ispettivi), moltissimo invece all'applicazione di tassi di interesse pazzeschi che portano alle stelle anche la multa più insignificante. E' così che Equitalia, società di capitale pubblico (proprietà del tesoro e dell'Inps) ma che si muove con modalità private, sta raggiungendo dei record poco lusinghieri in questa fase di crisi. A partire dalla riscossione di multe salite grazie agli interessi a livelli vertiginosi, fino al dato più incredibile che emerge da migliaia di case pignorate da Equitalia in tre anni nel nostro territorio. Urge una nuova politica – conclude Tancredi – che non sia solo fatta di tagli e tasse, senza alcun elemento di equità verso i più deboli: non è stato chiesto nulla ai grandi redditi né si sono definitive misure per dare respiro alle famiglie, stimolare la ripresa e invertire la deriva recessiva in cui la Basilicata sta’ sprofondando. Per l’UGL è un massacro sociale che non tocca la grande rendita o i veri evasori ma ceti già in grande sofferenza per la crisi”.
BAS 05