Sviluppo agricolo e rurale, presentata una pdl

Ricerca e innovazione, semplificazioni delle procedure amministrative e razionalizzazione della spesa della governance nel settore primario sono gli obiettivi di una proposta di legge presentata da Falotico, Mollica, Navazio, Ruggiero e Scaglione

Razionalizzare e rafforzare l’azione amministrativa regionale per il sistema agricolo e agroalimentare, in coerenza con il Piano di sviluppo regionale 2007/2013 e la politica nazionale in materia: a tanto mira la proposta di legge presentata stamani, nella sede del Consiglio regionale, dai consiglieri Roberto Falotico del gruppo Per la Basilicata (primo firmatario), Ernesto Navazio di Io Amo la Lucania, Franco Mollica del Movimento per le Autonomie, Luigi Scaglione del gruppo Popolari uniti e Vincenzo Ruggiero del gruppo Unione di centro.

“L’impianto legislativo – ha spiegato il consigliere Falotico – punta a rafforzare il tema della ricerca e della sperimentazione, sfide importanti da cogliere per dare slancio ad un’agricoltura che si vorrebbe ancor più moderna ed avanzata. In tale direzione la scelta di istituire un apposito “Tavolo di concertazione permanente della ricerca regionale’. Grande importanza viene riservata alla semplificazione delle procedure dell’azione amministrativa, con un migliore uso delle risorse umane, la valorizzazione delle professionalità interne alla pubblica amministrazione regionale. Con la pdl, inoltre, s’intende ottimizzare l’attuazione del programma di Sviluppo rurale, nonché degli altri strumenti di programmazione nei settori agricolo, agroalimentare, forestale e della pesca”.

Nuove competenze e nuova denominazione per il dipartimento al ramo (che si potrebbe chiamare dipartimento delle Politiche agricole e sviluppo rurale), una nuova veste per l’Alsia, per la quale potrebbe essere superata la figura dell’amministratore, tale da uniformarla nell’organizzazione a quella delle altre agenzie regionali. “La proposta di legge – ha continuato Falotico – contiene inoltre significativi indirizzi in materia di razionalizzazione della spesa della governance regionale. In particolare, rispetto al tema dei consorzi di bonifica, si prevedono due soli ambiti territoriali rispetto ai precedenti tre, coincidenti con i territori provinciali di Potenza e Matera. Tale proposta ha anche lo scopo di ridurre la spesa destinata ai direttori generali, che appunto passerebbero da tre a due unità. Rispetto al tema del personale – ha chiarito Falotico – nell’articolato di legge si prevede che nel ruolo del personale della Regione Basilicata confluiscono il personale dell’Arbea e dell’Alsia”.

Un passaggio particolare il consigliere regionale l’ha dedicato all’Arbea, “ente che va riaccreditato come organismo pagatore”. In prospettiva di “una regionalizzazione delle associazioni allevatori”, la pdl prevede che le “Associazioni di allevatori che svolgono le funzioni connesse con l’adozione e la tenuta dei libri genealogici sono soggetti attivi nella fornitura di servizi reali ai soci nell’ambito dei servizi di sviluppo agricoli”.
Ancora, la proposta di legge dispone nuove norme per i Gruppi di Azione Locale, definendoli “partenariati pubblico-privati attivi sul piano locale dotati di potere decisionale per l’elaborazione e l’attuazione di strategie di sviluppo locale”.

“Si tratta – hanno spiegato i consiglieri presenti alla conferenza stampa, Falotico, Mollica, Navazio e Scaglione – di una proposta di legge aperta e bipartisan che nasce come proposta dal basso per rispondere alle esigenze, più volte manifestate, dal mondo imprenditoriale agricolo. Il settore primario, comparto trainante dell’economia lucana, chiede politiche di sostegno efficaci e urgenti. In questa prospettiva, i consiglieri dell’area moderata hanno inteso dare un’accelerata alla riforma del settore agricolo più volte annunciata e mai definitivamente attuata. Ci aspettiamo – hanno concluso – che intorno a questa pdl nasca un dibattito vero, anche se diversificato, che giungano sollecitazioni e nascano proposte dal mondo politico e di categoria che possano portare tutti alla soluzione delle problematiche che attraversa il settore primario”.

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