Summa e Laurino (Cgil): riorganizzare Dirigenza Ente Regione

“In un momento così difficile di crisi nel nostro Paese è doveroso che tutta l’attenzione si concentri sugli sprechi, sulla spesa improduttiva e sui costi esosi della politica e della classe dirigente, soprattutto perché è progressivamente aumentato il divario in termini retributivi tra il “comune lavoratore” e coloro che sono classificati come appartenenti ad una “casta privilegiata”. E’ anche vero però che questi costi non sono nati oggi né tantomeno la politica, e questo anche in tempi recenti, ha mai davvero pensato di intervenire”. Lo dichiarano in una nota Angelo Summa (segretario generale Cdlt-Cgil Potenza), e Roberta laurino (segretario generale Fp Cgil Potenza).
“Da tempo – continuano – come Cgil ci siamo posti ed abbiamo posto il problema di una necessaria riorganizzazione delle funzioni pubbliche che puntasse ad un maggior efficientamento della spesa e dei servizi e dove, attraverso modelli organizzativi più integrati rispetto alle aree funzionali e alle esigenze del cittadino, si arrivasse ad una progressiva riduzione delle direzioni e del numero dei dirigenti che, invece, soprattutto nell’Ente Regione, ha continuato a proliferare, grazie anche all’aumento per legge ed oltre misura del numero dei dirigenti esterni, attualmente al 23% della dotazione organica”.
“E’ evidente che nella Pubblica Amministrazione serve una classe dirigente e sarebbe un errore, sull’onda della “caccia alle streghe”, demonizzare una funzione che ha un ruolo così importante, un ruolo gestionale che, e questo va detto, ancora deve rendersi autonomo dalla politica nel rispetto di quel principio di separatezza tanto proclamato e mai attuato”. Ma è altrettanto evidente che è necessaria una profonda riflessione ma, soprattutto, un’azione volta a ridurre il numero esagerato di queste posizioni, puntando semmai a formare una classe dirigente di qualità e soprattutto indipendente. Operazione che farebbe risparmiare non poche risorse da destinare al miglioramento della qualità dei servizi nonché all’offerta stessa dei servizi fortemente penalizzata dalle manovre del Governo Monti”.
“Riteniamo incomprensibile e sbagliata –spiegano Summa e Laurino – la scelta di continuare a mantenere una dotazione organica di 87 dirigenti a fronte di 42 posti coperti di ruolo. Si tratta di un numero ingiustificato che consente però di aumentare in valore assoluto il numero dei posti ricopribili dall’esterno, considerato che il calcolo per determinare il numero dei dirigenti esterni viene effettuato sull’intera dotazione organica dei dirigenti e, quindi, anche sui posti scoperti. Questo significa che la dotazione organica attualmente vigente è funzionale solo alla nomina dei dirigenti esterni”.
“Per queste ragioni, ancora una volta, come Cgil chiediamo che si apra, a partire dalla Regione Basilicata, una discussione seria sulla riorganizzazione dell’Ente Regione che, attraverso una revisione degli assetti dipartimentali e il superamento di sovrapposizioni di compiti e funzioni tra dipartimenti e/o enti regionali, restituisca risorse ed efficienza all’azione amministrativa”.

BAS 05

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