Summa, (Cgil) su accordo separato firmato da Cisl e Uil

“Un accordo che conferma il blocco dei contratti per i prossimi 3 anni per tutti i lavoratori pubblici con una perdita di salario di oltre 4 mila euro medi per lavoratore. In cambio di una irrilevante modifica alle “tabelline” del decreto Brunetta, di fatto, si è complessivamente accettata l’applicazione della legge 150 che, nell’articolazione complessiva, blocca la contrattazione decentrata, conferma la decurtazione del salario accessorio dei lavoratori attraverso la riduzione dei fondi e soprattutto contiene il blocco dei percorsi di sviluppo professionale interno, rappresentato dall’istituto delle progressioni verticali che la Brunetta ha cancellato”. Lo dichiara Angelo Summa, segretario generale della Cgil.
“Cisl e Uil – aggiunge Summa – firmando l’accordo hanno dimostrato di condividere pienamente una norma che penalizza tutti i lavoratori pubblici e che, oltre a non veder riconosciuto il diritto al rinnovo del contratto nazionale per i prossimi tre anni, saranno espropriati anche della contrattazione integrativa e della progressione di carriera”.

Bas 03

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