“Subito le linee guida per impianti da fonti rinnovabili”

La richiesta dei sindaci di Balvano e Tricarico nelle audizioni sul provvedimento della Giunta che stabilisce in quali aree non è possibile installare impianti eolici e fotovoltaici con potenza non superiore a 1 Mw

Approvare subito e rendere immediatamente operative le &ldquo;Linee guida per il corretto inserimento nel paesaggio degli impianti alimentati da fonti rinnovabili con potenza non superiore a 1 Mw&rdquo; contenute in una delibera della Giunta regionale. E&rsquo; la richiesta che i sindaci di Balvano e Tricarico, Costantino Di Carlo ed Angela Marchisella, hanno ribadito ieri nelle audizioni tenute in terza Commissione consiliare. Sullo stesso argomento l&rsquo;organismo presieduto da Vincenzo Robortella (Pd), ha ascoltato anche Pasquale Cialdella, in rappresentanza del sindacato delle imprese edili, ed Enza Di Bello del comitato di cittadini della contrada &ldquo;Piani del Mattino – Costa della Gaveta&rdquo;, alla periferia di Potenza.<br /><br />Lo stesso presidente Robortella, nell&rsquo;avviare la discussione, ha sottolineato la volont&agrave; dell&rsquo;organismo presieduto di deliberare le Linee guida al fine di rispondere in tempi celeri alla necessit&agrave; di razionalizzare il procedimento autorizzativo su scala regionale.<br /><br />Con le Linee guida, in attuazione della legge regionale n. 54/2015, si intende sostenere la riduzione dei consumi di energia, promuovere lo sviluppo delle energie rinnovabili sul territorio e definire standard di qualit&agrave; ambientale e paesaggistica nello sviluppo delle energie rinnovabili. Il dispositivo, nelle more della redazione del Piano paesaggistico regionale, risponde alla necessit&agrave; di razionalizzare il procedimento autorizzativo in riferimento alle tematiche relative alla tutela dei valori ambientali, paesaggistici e culturali che ogni territorio esprime in modo distintivo e identitario.<br /><br />Le aree sottoposte a tutela del paesaggio, del patrimonio storico, artistico e archeologico e quelle comprese nel Sistema ecologico funzionale territoriale sono le macro aree tematiche considerate non idonee all&rsquo;installazione di questi impianti. In particolare, per gli impianti eolici, fotovoltaici e solari fotovoltaici non sono ritenuti idonei: i siti del patrimonio Unesco (I Sassi e il parco delle chiese rupestri di Matera); i beni monumentali esterni al perimetro dei centri urbani; i beni di interesse archeologico; i tratturi vincolati; le zone di interesse archeologico; i beni paesaggistici ope legis; i territori costieri; i laghi ed invasi artificiali; i fiumi, torrenti e corsi d&rsquo;acqua; i rilievi oltre i 1200 metri; i boschi; gli usi civici; le aree sottoposte a modalit&agrave; di tutela A1 e A2 nei Piani territoriali paesistici di area vasta (Ptpav); le aree soggette a verifica di ammissibilit&agrave; nei Ptpav; i centri urbani; i centri storici. Per gli impianti idroelettrici non sono idonei: i beni paesaggistici ope legis; le aree sottoposte a modalit&agrave; di tutela A1 e A2 nei Ptpav; le aree soggette a verifica di ammissibilit&agrave; nei Ptpav; i centri urbani; i centri storici; i siti Rete Natura 2000.<br /><br />Le Linee guida stabiliscono, inoltre, i parametri e le prescrizioni per il corretto inserimento nel territorio e nel paesaggio degli impianti alimentati da fonti rinnovabili. Determinante il minimo impatto sul territorio attraverso il ricorso alle migliori tecnologie disponibili per assicurare la compatibilit&agrave; con la continuit&agrave; delle attivit&agrave; agricole e la tutela del paesaggio agrario ed urbano.<br /><br />Nelle audizioni tenute ieri in Commissione il sindaco di Balvano Di Carlo ha sottolineato in particolare che le linee guida, oltre a prevedere la distanza fra le pale eoliche e le strade comunali dovrebbero stabilire la distanza minima delle pale eoliche dalle abitazioni e dalle abitazioni rurali in particolare. Le fideiussioni dovrebbero inoltre servire anche per coprire i costi di eventuali danni determinati dall&rsquo;installazione degli impianti alle strade comunali. &ldquo;Non siamo contro il mini eolico, ma contro gli insediamenti senza regole&rdquo;, ha aggiunto Di Carlo. Posizione analoga &egrave; stata espressa dal sindaco di Tricarico Marchisella, che ha lamentato in particolare la difficile situazione che si &egrave; determinata in una zona rurale del suo Comune fortemente urbanizzata, dove sono state installate diverse pale eoliche. A suo parere le linee guida dovrebbero essere applicate in maniera retroattiva perch&eacute; si &egrave; gi&agrave; determinato un impatto forte sulla vita dei cittadini. Su una esplicita domanda del consigliere Santarsiero, Marchisella ha detto che a suo parere le pale eoliche andrebbero installate a una distanza minima di almeno 300 metri dalle abitazioni.<br /><br />Enza Di Bello ha denunciato la difficile situazione che si trovano a vivere gli abitanti della contrada &ldquo;Piani del Mattino – Costa della Gaveta&rdquo;, dove in un perimetro di 500 metri saranno installate 51 pale eoliche, a una distanza di 30 metri dalle abitazioni, una decina delle quali gi&agrave; in funzione. &ldquo;Non possiamo tenere le finestre aperte per il rumore e non si pu&ograve; vivere &ndash; ha detto &ndash; siamo favorevoli alle energie alternative ma non all&#39;eolico selvaggio. Vogliamo essere tutelati dalle amministrazioni, nella nostra zona abbiamo anche dovuto chiudere un maneggio, con investimenti privati gettati al vento&rdquo;. Pasquale Cialdella ha sottolineato invece le difficolt&agrave; delle imprese edili, che in un periodo di forte crisi economica hanno trovato occasioni di lavoro in questo settore, sottolineando in particolare l&rsquo;alto costo delle tasse (diritti di superficie e ammortamento in 21 anni) che a suo parere non fa che allontanare gli imprenditori da queste attivit&agrave;.<br /><br />Nel dibattito sono intervenuti brevemente Santarsiero, che ritiene condivisibile la necessit&agrave; di introdurre una distanza minima degli impianti eolici dalle abitazioni, e Perrino, che si &egrave; dichiarato favorevole alle energie alternative, ma con un criterio legato alla distribuzione della produzione energetica diffusa. A suo parere inoltre le linee guida della legge n. 54/2015 devono servire per rendere funzionali le fonti rinnovabili. Dell&rsquo;argomento si torner&agrave; a parlare nella prossima riunione della Commissione.<br /><br />Oltre al presidente Robortella (Pd) hanno partecipato alla riunione i consiglieri Cifarelli, Giuzio, Lacorazza e Santarsiero (Pd), Bradascio (Pp), Pace e Romaniello (Gm), Perrino (M5s), Rosa (Lb-Fdi) e Castelluccio (Pdl-Fi).&nbsp;

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