Studenti in scena al Don Bosco di Potenza

 Venerdì 6 maggio al Teatro Don Bosco di Potenza gli studenti del Liceo Galilei portano in scena lo spettacolo “DOT.CITY. teatro, musica e danza”, proposto dalla sessione teatrale dedicata alle compagnie amatoriali “Cantieri d’Arte”, organizzata dal consorzio Teatri Uniti di Basilicata.
Definito dal regista Antonio De Lisa “Un dramma di giovani recitato da giovani”, che è il senso dell’ “Officina Galilei”, un progetto che nasce all’interno del Liceo Scientifico G. Galilei di Potenza, dedicato al teatro, alla musica, alla letteratura e all’immaginazione visiva.
Si tratta di uno spettacolo basato sulle vicende di un giovane gruppo musicale che si trova a dover fronteggiare l’immobilità dell’ambiente che lo circonda. Al centro dell’attenzione la tecnologia che sembra aver preso il controllo dei giovani, totalmente immersi in una bolla che li separa dalla realtà e li immerge in un mondo di illusioni virtuali. Le scene collaterali sono centrate sugli stereotipi dei ragazzi che si incontrano per le vie della città, divisi tra “giovani di strada” e “ragazzi eleganti”, due mondi completamente separati e indifferenti l’uno ai problemi dell’altro.
Le vicende sono ambientate in una ideale periferia metropolitana, pullulante di locali di cibo da asporto, bar, slot machines, con strani individui che si aggirano offrendo svaghi alternativi e pillole della felicità.
In questo mondo due giornalisti pretendono di fare inchieste sociologiche per rappresentare i “giovani d’oggi”, senza rendersi conto di affiancare uno stereotipo all’altro e apparendo più come proiezioni di un mondo consumistico che non protagonisti di un giornalismo d’inchiesta.
Le scene sono volutamente fumettistiche, con tanto di sigla iniziale da serial televisivo, i personaggi sono caricaturali e oscillano continuamente tra tragedia e farsa. Non mancano infatti i riferimenti a fatti di cronaca nera, ma bilanciati da una sostanziale indifferenza al loro significato.
È un mondo di consumi e di consumismi, di informazioni inutili e aggressive, che pervadono continuamente questo ambiente attraverso cellulari e schermi televisivi, frastornando i ragazzi e chiudendoli in una loro amara solitudine. Alla fine si vedrà un segno di riscatto, che non sveliamo per non rovinare l’attesa degli spettatori.
Lo spettacolo si nutre anche di contributi coreutici e musicali, eseguiti da alcuni membri del Lost Orpheus Ensemble.
L’ingresso a teatro è previsto alle 20:30, sipario ore 21.
bas04 

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