Saltate le soluzioni tecniche proposte all’Anas al fine di trovare una soluzione alle modalità di collegamento al nuovo percorso e al trasferimento delle due stazioni di servizio “Galdo”. Lo afferma la Confapi Potenza.
"Nel corso dell’incontro tenutosi ieri presso la Prefettura alla presenza della Confapi, degli assessori Regionali Pittella e Braia, e dei rappresentanti dell’Anas e organizzazioni sindacali si è appreso con rammarico, infatti, della decisione dell’Anas di continuare con il proprio piano operativo autostradale, escludendo le stazioni di servizio di Galdo Ovest, in direzione sud, e di Galdo Est, in direzione Nord, uniche stazioni di servizio sul tratto lucano, rischiando di mettere a rischio i 40 posti di lavoro, oltre quelli dell’indotto. La Confapi Potenza – ricorda una nota – chiedeva a gran voce, in precedenti incontri con il Comune di Lauria, la Regione e la Prefettura, di tutelare le due stazioni di servizio, e di salvaguardare il personale attualmente in forza, immaginando una soluzione che, anche con inevitabili disagi per le due attività, permettesse loro una continuità dell’impresa, evidenziando come la chiusura del vecchio tratto autostradale e la parziale apertura del nuovo, avrebbe avuto gravissime ripercussioni economiche sulle due stazioni di servizio e sul territorio.
Non è neanche stata presa in considerazione la proposta della Confapi Potenza all’ANAS di una compensazione per gli imprenditori per il forte danno subito. A tale proposta, infatti, durante al riunione di ieri, è stato prospettato invece una insoddisfacente soluzione di una somma che si aggira intorno ai 100 mila euro, assolutamente non congrua per le perdite subite dalle stazioni, tenendo in considerazione che il costo di gestione di una sola area di servizio è pari a 70 mila euro mensili".
bas 07