Statuto Regione, Romaniello: bene la norma sull’acqua

Il consigliere regionale del gruppo misto intervenendo nell’ambito del primo incontro con la cittadinanza sul nuovo Statuto regionale ha sottolineato la bontà del principio secondo il quale l’acqua è un bene comune da gestire in forma pubblica

Il consigliere regionale Giannino Romaniello (Gm), intervenendo nell&rsquo;ambito del primo incontro con la cittadinanza sul tema &ldquo;I giorni dello Statuto – La persona, la democrazia, la solidariet&agrave;, la sostenibilit&agrave;: principi e regole della nuova &ldquo;Carta&rdquo; fondamentale della Regione&rdquo;, svoltosi ieri sera a Potenza, ha espresso soddisfazione per la scelta compiuta dalla prima Commissione consiliare di definire nell&rsquo;ambito della sostenibilit&agrave; e della sicurezza dell&rsquo;ambiente e del territorio (art.8 dello Statuto) il principio secondo il quale &ldquo;la Regione promuove la tutela dell&rsquo;acqua quale bene comune da gestire in forma pubblica nell&rsquo;interesse della comunit&agrave; regionale e dei singoli&rdquo;.<br /><br />Romaniello ha messo in evidenza anche gli altri punti qualificanti del nuovo Statuto, quali quello della partecipazione e dei referendum. &ldquo;Vogliamo dare un segnale ai lucani &ndash; ha detto Romaniello &ndash; sulla volont&agrave; politica del Consiglio regionale tesa a recuperare quello scollamento che in questi anni si &egrave; registrato tra cittadini e istituzioni. In questo senso va letta la disposizione secondo la quale i progetti di legge di iniziativa popolare non decadono con la fine della legislatura e sono esaminati dal Consiglio entro sei mesi dalla dichiarazione sulla loro ammissibilit&agrave;&rdquo;. Romaniello ha poi messo in luce una criticit&agrave; in merito al tema del diritto al lavoro. &ldquo;Occorrerebbe definire un articolo specifico, cos&igrave; come ha fatto la Regione Campania, sul diritto al lavoro &ndash; ha spiegato il consigliere &ndash; con un&rsquo;attenzione anche all&rsquo;occupazione delle donne, in modo da misurare la qualit&agrave; delle azioni messe in campo dal governo regionale&rdquo;. Romaniello, infine, ha fatto riferimento alla parit&agrave; di genere affermando che &ldquo;bisognerebbe normare meglio questo principio&rdquo; e all&rsquo;elezione diretta del Presidente della Regione che, a suo parere, &ldquo;dovrebbe essere eletto secondo la forma parlamentare riequilibrando, cos&igrave;, i poteri tra Consiglio e Giunta&rdquo;.<br /><br />

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