Il garante per l'Infanzia e l'Adolescenza, audito ieri in prima Commissione consiliare, sottolinea il ruolo dei più giovani nel quadro dello Statuto regionale. La lotta al bullismo al centro di un incontro con le Forze dell'ordine
"Lo Statuto regionale rappresenta la carta d'identità della Basilicata: ecco perché, stando proprio alle tradizioni e al passato di questa terra, è necessario attribuire all'infanzia e agli adolescenti un peso significativo anche negli orientamenti di base racchiusi nello Statuto". E’ quanto sottolineato dal Garante per l'infanzia e l'adolescenza, Vincenzo Giuliano, al termine della sua audizione in prima Commissione consiliare (Affari istituzionali) che sta procedendo ad una approfondita analisi di questi temi.<br /><br />“Il ruolo da attribuire a bambini e ragazzi, nell'ambito del nuovo Statuto – ha sostenuto Giuliano – dovrà preferibilmente interessare i vari settori legati alle dinamiche che sono tuttora oggetto di approfondimento: dal diritto allo studio, ad un buon rapporto con la società, allo svago, senza escludere, ovviamente, la lotta a tutte quelle forme striscianti di certa pubblicità orientata a considerare i minori elementi della società dei consumi. Se non proprio un ingranaggio di questa catena”.<br /><br />Giuliano ha richiamato, inoltre, l'interesse della stampa e dei media perché una svolta significativa si registri proprio nella stesura dello Statuto regionale che “dovrà – ha ribadito – sottolineare i valori dai quali trae spunto l'educazione dei nostri bambini e dei ragazzi. Importante che la politica e le istituzioni si collochino su questo versante con assoluta convinzione”.<br /><br />Il Garante ha, anche, incontrato gli esponenti delle Forze dell'ordine e gli operatori del settore impegnati ai vari livelli a contrastare il bullismo “considerato un rischio da non correre che offende i più giovani e getta discredito sulla scuola, trasformata non una sola volta in teatro di comportamenti negativi. Se bullismo vuol significare prevaricazione – ha detto Giuliano - corsa alla conquista di primati inesistenti, incapacità di controllare certe forme subdole di competizione occorre che la scuola e le istituzioni siano in grado di prevenire e di contrastare tendenze del genere. Pena un inarrestabile decadimento”.<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />