Il presidente Santochirico: “La democrazia come sistema e la politica come volontà ritrovano la loro autenticità”
“La revisione dello Statuto regionale si situa in un tempo di inquietudine e rivolgimenti, in cui la democrazia bussa e a volte abbatte le porte che prima la escludevano. La democrazia come sistema e la politica come volontà ritrovano la loro autenticità se corrispondono, riflettono, interagiscono e sono in sintonia con la società”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Santochirico, in apertura della conferenza stampa, attualmente in corso, durante la quale verranno illustrati i contenuti e l’iter per l’approvazione della nuova “Carta” della Regione.<br /><br />La Basilicata è l’unica Regione italiana a non avere ancora aggiornato il proprio Statuto in attuazione del Titolo V della Costituzione, modificato con legge costituzionali n. 1 del 1999 e n 3 del 2001. Il Consiglio regionale ha ripreso formalmente e solennemente il cammino sulla riforma dello Statuto regionale il 19 settembre 2011. Da allora, oltre al lavoro svolto in Prima Commissione, ad incontri pubblici e audizioni, numerose sono state le iniziative che hanno visto protagonisti anche altre istituzioni, enti, partiti e associazioni: le Province di Potenza e Matera, il Laboratorio diocesiano per il bene comune dell'Arcidiocesi di Matera-Irsina, la Commissione Pari opportunità, la Commissione regionale del laicato cattolico di Basilicata, la Consigliera regionale di Parità, il CIF (Centro Italiano Femminile), l'ANDE (Associazione Nazionale Donna elettrici), l'Associazione Città Plurale di Matera, il Difensore Civico regionale, la Consulta Diocesiana delle Aggregazioni laicali della Diocesi di Tursi-Lagonegro, l'Associazione Italiana Maestri Cattolici di Basilicata, il Coordinamento regionale acqua pubblica di Basilicata, i Maestri del Lavoro, il Movimento politico Sui–Generis, l'Associazione lucana assistenza Diabetici, l'Associazione di volontariato civico di Matera Diritti di cittadinanza, nonché gli ex consiglieri regionali, i consiglieri regionali in carica ed anche privati cittadini.<br />