In prima Commissione Gabriele Di Mauro, presidente dell’Associazione degli ex consiglieri regionali con una nutrita rappresentanza di colleghi porta il proprio contributo alla redazione della Carta dei Principi della Regione
“Applicazione dell’articolo 49 della Carta costituzionale che regolamenta i partiti con la precisazione, all’interno dello Statuto, che vengono ammessi alle elezioni quelli che hanno una determinata presenza sul territorio, sancendo la profonda differenza tra liste elettorali, composizioni occasionali e gruppi che invece rispondono ai partiti. L’obiettivo è arginare la polverizzazione del sistema rappresentativo e dei partiti in particolare, cui si assiste da tempo e garantire la democrazia sui territori evitando ‘le avventure rappresentate da partiti ad personam, nati all’ultimo momento o partiti digitali’. Circa la legge elettorale è necessario ricercare un miglior equilibrio tra il valore della rappresentanza e il valore della governabilità e bisogna far riferimento a collegi plurinominali o uninominali garantendo sempre una presenza su base proporzionale”.<br /><br />E’ questa una delle proposte avanzate da Nicola Savino, componente dell’Associazione ex consiglieri regionali audita oggi sulla bozza del nuovo Statuto della Regione, elaborata dalla prima Commissione con il supporto tecnico dell’Istituto di Studi sui Sistemi Regionali Federali e sulle autonomie locali (Issifra) del Cnr.<br /><br />Nel corso dell’incontro ci si è soffermati sulla inopportunità della incompatibilità tra assessore e consigliere regionale (lo hanno detto Gabriele di Mauro e Franco Vinci) e sulla necessità di semplificare i termini usati nella bozza di Statuto per consentire ai giovani una più facile lettura (Francesco Lisanti) ma anche sulla opportunità di diminuire le leggi esistenti (Rocco Grieco), di avviare un referendum sulla scelta del nome della regione, se Basilicata o Lucania (Filippo Margiotta) e sulla verifica di poter inglobare nella nostra comunità alcuni centri del Cilento (Marco Grieco).<br /><br />Gli ex consiglieri regionali hanno chiesto anche una maggiore attenzione per i piccoli centri e regole certe per gli enti locali. “I paesi muoiono – hanno detto Donato Martiello e Gerardo Mariani – proprio perché vengono esautorati da ogni servizio”. “Lo Statuto – ha detto Michele Radice – deve avere principi a prescindere se essi sono già richiamati dalla Costituzione e la parola ‘lavoro’ deve essere inserita nella Carta della Regione”. Di qualità e ruolo della democrazia ha parlato Gianfranco Blasi che, nell’evidenziare il “buon lavoro svolto dalla Commissione sulla redazione dello Statuto”, ha sottolineato “la necessità di fare sintesi dei processi democratici perché viviamo una fase involutiva della democrazia”.<br /><br />Tra gli intervenuti l’ex dirigente regionale Mimmo Addamiano che ha proposto alcune modifiche tecniche.<br />“Ritengo molto valide le proposte degli ex consiglieri – ha detto il presidente della prima Commissione consiliare, Vito Santarsiero – perché sono stati protagonisti della vita regionale e perché lo Statuto deve essere la Carta non solo del Consiglio regionale ma della nostra intera comunità”.<br />Quello che viene proposto – ha detto Santarsiero – rappresenta un modello di Statuto innovativo, elaborato tenendo conto dei contributi della società civile e delle Istituzioni che hanno contribuito al dibattito avviato dal Consiglio. Le linee guida fondamentali seguite nella redazione del testo ruotano intorno alla centralità della partecipazione e della programmazione delle politiche regionali, con l’obiettivo fondamentale di avvicinare le istituzioni al cittadino e di potenziare l’efficacia del processo decisionale”. “Quella di oggi – ha concluso – è l’ultima audizione che la prima commissione tiene sulla bozza dello Statuto regionale. Tante le sollecitazioni e le proposte giunte. Ora è necessario fare sintesi di tutto ed avviarci, celermente, alla revisione della bozza e alla approvazione definitiva di uno strumento con il quale possiamo collocarci con una posizione moderna e valida nel dibattito in corso sulle modifiche costituzionali e sul nuovo ruolo che dovranno avere le Regioni.<br /><br />Alla riunione della prima Commissione hanno partecipato, oltre al presidente Vito Santarsiero (Pd), i consiglieri Giovanni Perrino (M5s), Giannino Romaniello (Gruppo Misto), Vincenzo Robortella e Achille Spada (Pd), Michele Napoli (Pdl-Fi), Luigi Bradascio (Pp), Francesco Mollica (Udc).<br /><br />lc<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />