Statuto, Crpo dissente su mancato recepimento osservazioni

Presentato un documento in cui si afferma che “La parità di genere rimane ancora solo un'enunciazione di principio. Sminuire le politiche di genere solo comprimendo la discussione sulle ‘quote rosa’, è quanto di più offensivo si possa pensare”

&ldquo;Questa mattina la Commissione regionale Pari Opportunit&agrave; &egrave; stata presente ai lavori del Consiglio Regionale di Basilicata per manifestare il disappunto circa il mancato recepimento delle proprie osservazioni sullo Statuto. All&rsquo;ordine del giorno, infatti, era l&rsquo;approvazione degli ultimi articoli della Carta costituzionale regionale&rdquo;. E&rsquo; quanto afferma la presidente dell&rsquo;organismo consiliare, Angela Blasi.<br />&ldquo;Le componenti della Crpo, che indossavano un simbolo di colore arancio, colore scelto dall&rsquo;Onu in occasione di &lsquo;Orange the world in 16 day&rsquo; &ndash; aggiunge Blasi – hanno esposto alcuni cartelloni che riportavano gli articoli degli Statuti di altre Regioni, che prevedono garanzie certe per la piena applicazione della democrazia paritaria, ed hanno consegnato ai consiglieri, agli assessori, al presidente del Consiglio Lacorazza e della Giunta Pittella e alla stampa presente il documento che segue:<br /><br />&ldquo;La Commissione Pari Opportunit&agrave; avverte il dovere di ringraziare&nbsp; la Prima Commissione ed il Consiglio per l&#39;inclusione dell&#39;articolo 6 nel testo generale dello Statuto. L&#39;auspicio, tuttavia, di scelte di grande respiro ed ampie convergenze, nelle quali si sperava, allo stato resta tale. La parit&agrave; di genere rimane ancora, purtroppo solo un&#39;enunciazione di principio. In occasione dell&#39;audizione era stato chiesto di inserire il valore della differenza di genere, presupposto dei principi democratici, l&#39;osservanza dell&#39;applicazione del diritto alle pari opportunit&agrave; in ogni campo, piena rappresentanza di genere nella vita sociale, culturale, professionale, economica, lavorativa, politica ed istituzionale.<br /><br />Una concreta volont&agrave; si sarebbe dovuta manifestare non solo prevedendo forme di promozione, ma esplicitando garanzie certe per la piena applicazione delle democrazia paritaria. Altre Regioni: Toscana, Abruzzo, Campania, Lazio, hanno meglio precisato ed esplicitato tali principi. Sminuire le politiche di genere ed i risvolti positivi che ne deriverebbero, solo comprimendo la discussione sulle &lsquo;quote rosa&rsquo;, &egrave; quanto di pi&ugrave; offensivo si possa pensare. Non &egrave; una questione di genere, ma una questione di civilt&agrave;.<br /><br />Non &egrave; in gioco il ruolo delle donne in politica, ma la qualit&agrave; della democrazia stessa, il futuro delle prossime generazioni lucane a cui vorremmo consegnare una societ&agrave; migliore ed il testimone in nome e per conto di quanti precedentemente si sono battuti per costruire la nostra Regione. Questi motivi, hanno spinto la Crpo ad intraprendere questa azione, pur nel rispetto dell&rsquo;Istituzione in cui ci troviamo e che noi stesse rappresentiamo&rdquo;.<br />

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