SS. 658 Potenza-Melfi, presentata mozione in Aula

I rappresentanti dell’Intergruppo di consultazione Mollica, Falotico e Navazio chiedono l'impegno del Presidente della Giunta regionale a inserire nel Memorandum la realizzazione del raddoppio della Potenza-Melfi

Presentata oggi in Consiglio Regionale una mozione urgente a firma dei rappresentanti dell’Intergruppo di consultazione Mollica, Falotico e Navazio con la quale i consiglieri denunciano come “ormai sia quasi giornaliero il verificarsi di incidenti sulla SS. 658 Potenza-Melfi e che molti di questi incidenti siano mortali, da ultimo quello che ha spezzato la vita di una giovane di soli 24 anni”.
“Sono anni – continuano i consiglieri – che si parla del raddoppio e della messa in sicurezza di questa strada per la quale già nel 2006, nell'accordo di programma con l'Anas, erano stati stanziati 20 milioni di euro ma ad oggi ancora nulla è stato fatto. Questa direttrice è inserita nella realizzazione della Lauria/Candela indicata come strategica nella programmazione regionale, tant’è che successivamente sono stati stanziati altri 25 milioni di euro portando ad un totale di 45 milioni gli euro a disposizione dell'Anas e della Regione Basilicata per la messa in sicurezza dell’arteria in attesa di avere i fondi necessari per il raddoppio, anche da realizzare a stralci”.

“Si sta redigendo il memorandum sul petrolio con la scelta di infrastrutture da inserire in quest'ultimo atto di programmazione – affermano Mollica, Falotico e Navazio. Già nel Piano per il Sud si sarebbe potuto affrontare la questione che prevede, eventualmente, anche la organizzazione per stralci dell'opera. Proprio a tal fine con questa mozione –concludono i consiglieri – impegniamo il Presidente della Giunta regionale a inserire nel memorandum la Potenza-Melfi per la realizzazione del raddoppio e a convocare entro 15 giorni l'Anas ad un tavolo operativo per stabilire il cronoprogramma della messa in sicurezza, utilizzando i 45 milioni di euro già a disposizione, e a portare il problema al Ministro e al Presidente del Consiglio dei Ministri”.

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