Un film di rara potenza e bellezza che toglie il respiro, con una scrittura per fetta e una regia magistrale”. Questo è “Welcome” (2009) del francese Philippe Lioret che viene presentato oggi (ore 19.00) al Piccolo Teatro E. Guerriero nel corso de “Il cinema dentro la vita”, ciclo di visioni curato da Mimmo Mastrangelo e promosso dal comune valligiano insieme a Regione Basilicata, Provincia di Potenza, Parco dell’Appennino Lucano e Associazione Infinite Lune. “Welcome è un’emozionante storia d’amore e di amicizia. Il protagonista, Simon (Vincent Lindon), è un insegnante di nuoto in una piccola cittadina che si apre alla Manica, la sua vita cambia quando incontra Bilial, un giovane curdo che ha attraversato l’Europa da clandestino per raggiungere la sua ragazza in Inghilterra. L’unica possibilità per Bilial di realizzare il suo sogno è attraversare la Manica a nuoto e il suo coraggio convincerà Simon a sfidare la legge per aiutarlo. Un film appassionante che è stato premiato al Festival di Berlino e ha vinto il prestigioso Premio Lux del Parlamento Europeo come miglior film del 2009. “Il cinema dentro la vita” – scrive in brochure il curatore Mimmo Mastrangelo – Ma potrebbe essere pure la vita (palpitante) nel cinema. Su questa doppia locuzione si è voluto mettere insieme un pugno di film di recente realizzazione che varcano la soglia del contemporaneo (e non solo) e lo attraversano, provandone ad interpretare le tensioni, i conflitti, le rotte (sempre dolorose) dei movimenti migratori, il percorso che ciascun uomo si trova a compiere fuori e dentro se stesso. Il cinema su cui accendiamo un faro con questo ciclo di visioni oltrepassa lo schermo, lascia tanto l’impronta di un dispositivo per pensare che la macchia di emozioni in espansione, la sua incombenza è non abbandonare lo spettatore in una posizione passiva, ma di tenerlo vigile e, possibilmente, pungolarlo per strappargli un proprio punto di vista. Questa filmografia apre un scenario (di immagini e suoni in movimento) il quale vuole scuotere, intromettersi in tematiche scottanti che non possono lasciarci freddi nella valutazione. “Il cinema dentro la vita” è quello che strappa entusiasmo alla critica, e ciononostante, non riesce ad avere una tenuta nel circuito delle sale italiane, e questo la dice lunga di come oggi i nostri schermi non siano altro che gli specchi deformanti della televisione dove agli autori (all’autorialità) non è concesso più ospitalità ….”
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