Spettacolo: Asmea, da “impresari” a moderni promoter di eventi

Può bastare il trend positivo del mercato discografico “ in ripresa”, verificato nei primi nove mesi del 2015, con un +25% rispetto allo stesso periodo del 2014, a risollevare il mercato dello spettacolo dal vivo? . Da questo interrogativo, non di facile risposta, l’Asmea – Associazione  Spettacolo Management ed Artisti – vale a dire l’associazione degli operatori che si occupano di ogni fase dell’organizzazione di concerti, eventi, di ogni tipo di intrattenimento, nell’assemblea annuale, ha rinnovato il proprio impegno per superare una fase che, nonostante tutto, è ancora segnata dalla crisi.  
Noi – spiega Paolo Fontana, presidente Asmea – siamo rimasti tra gli ultimi “romantici” a credere e a difendere una professione, quella degli agenti di spettacolo,  che in Italia sta scomparendo sotto i colpi della sempre più diffusa e tollerata illegalità. E i dati del mercato discografico Deloitte per FIMI (la Federazione dell'industria musicale italiana), ci confortano. In particolare, il segmento CD è cresciuto del 21%, trainato dall’ottima performance del repertorio locale (+93%). L'intero comparto fisico rappresenta il 57% del mercato con 37,3 milioni di euro.. E i numeri del mercato dei concerti e feste soprattutto nella stagione estiva sono ancora più positivi anche se si riduce il budget di spesa medio di ogni giornata di festa. Solo la Siae registra in un anno circa 18mila concerti di musica leggera (nel 2014) per un totale di 1,3 milioni di presenze gratuite mentre la spesa al botteghino è di 229 milioni di euro.
Lo spettacolo dal vivo, in particolare la musica – sottolineano gli operatori lucani Fernando Russo “decano” per anzianità di servizio, Mario Bellitti, direttore artistico del Festival di Potenza, per l’Asmea una delle vetrine-simbolo di spettacolo dal vivo ancora “vivo”, Vincenzo Sanchirico di Tursi – rappresenta uno dei livelli più alti di comunicazione e di espressione della cultura e non si limita ai cosiddetti big della musica internazionale.  Gli agenti e gli organizzatori/promoters locali, insieme con gli artisti, hanno ruoli insostituibili nel mercato della musica dal vivo. L'obiettivo di questi professionisti é quello di promuovere il riconoscimento, la crescita e lo sviluppo, in termini quantitativi e qualitativi, della loro professione; ciò che permetterà anche di dare maggiori occasioni ed opportunità agli artisti di talento. E' infatti  molto sentita – continua Fontana – l'esigenza di tutelare i lavoratori del settore dello spettacolo ed in particolare della musica leggera o da ballo e intrattenimento. Si tratta spesso di lavoratori che operano in maniera volutamente saltuaria o, meglio, intermittente, cambiando, anche quotidianamente, luoghi e datori di lavoro. Essi hanno la vitale necessità di servirsi di persone di fiducia che ne organizzino il lavoro, procurando i contratti , curando il calendario degli ingaggi, scegliendo i locali adatti al repertorio e al genere degli artisti tutelati etc. Un lavoro che gli artisti e i musicisti non possono fare direttamente per motivi ovvi. L’emozione dello spettacolo dal vivo è insostituibile proprio come il mestiere dell’ “impresario” , termine che risale all’inizio dell’attività professionale e che è si è modificata perchè è andato modificandosi ogni aspetto del lavoro dell’agente. Una certezza per l’Asmea: noi agenti continueremo ad avere un nostro ruolo che si sta rivalutando e riscoprendo perché senza i professionisti dell’organizzazione del concerto di piazza, sagra, festa patronale non ci può essere garanzia di qualità dello spettacolo dal vivo.

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