Con il documento si intendeva impegnare la Giunta ad estendere le indagini sulla salute ai lavoratori e ai residenti nell’area
Il Consiglio regionale ha respinto oggi a maggioranza (con 5 voti favorevoli di M5s, Giuzio e Lacorazza del Pd e Romaniello del Gm e 10 astensioni di Cd, Pdl-Fi, Udc, Psi, Miranda Castelgrande, Robortella, Santarsiero e Spada del Pd e Pace del Gm) una mozione proposta dal consigliere regionale del Movimento cinque stelle Giovanni Perrino sul potenziamento della sorveglianza sanitaria dei soggetti esposti ad amianto, attualmente attiva “solo per i 550 lavoratori riconosciuti ex esposti dall’Inail in fase amministrativa”, mentre “come emerge dall’indagine ambientale svolta dall’Inail nei giorni 3 e 4 novembre 2016 presso il sito ex Materit di Ferrandina la mancata bonifica del sito Sin Vba espone a forti rischi la salute dei lavoratori e dei residenti nell’area in quanto nel sito industriale e nei dintorni risulta presente una enorme quantità di amianto allo stato friabile e manufatti di cemento amianto deteriorato”.<br /><br />Con il documento si intendeva impegnare la Giunta ad estendere la sorveglianza sanitaria ai familiari degli ex dipendenti della Materit e a quelli ex Anic/Enichem di Pisticci scalo che hanno subito patologie oncologiche, nonché a tutti coloro che vivono, risiedono e lavorano all’interno dell’area Sin Vba e nelle zone immediatamente limitrofe.<br /><br />Si intendeva inoltre chiedere “di dare attuazione alle azioni di prevenzione ed a tutte le prescrizioni contenute nelle risultanze dell’indagine ambientale Inail condotta presso il sito ex Materit di Ferrandina il 3 e 4 novembre 2016, di accertare la sussistenza di un legame eziologico tra le patologie non asbesto-correlate negli ambienti di lavoro ex Anic/Enichem di Pisticci scalo e l’esposizione alle sostanze chimiche utilizzate ed eventualmente anche a campi elettromagnetici e di svolgere un’indagine epidemiologica finalizzata ad accertare le condizioni di rischio esistenti nei siti industriali ex Materit fi ferrandina scalo e Anic / Enichem di Pisticci scalo e le relative conseguenze sui soggetti dipendenti diretti, indiretti e sui loro familiari”.