Per il consigliere del Gruppo misto “La Regione deve mettere in campo tutto il suo potere contrattuale con il Governo per rivendicare il diritto ad esistere e non deve più accettare soprusi provenienti da una visione centralistica
“La protesta per il Tribunale di Melfi continua e si è spostata, questa mattina, in Regione con l’occupazione della Sala Verrastro del Palazzo della Giunta”. A renderlo noto il consigliere regionale del Gruppo misto, e aderente al movimento ‘Scelta civica per la Basilicata’, Ernesto Navazio, insieme alla delegazione che ha occupato la sala.<br /><br />“Dopo l’incontro che si è tenuto con il presidente De Filippo – afferma Navazio – la delegazione, composta dall’On. Antonio Placido, dal sindaco di Melfi Livio Valvano, dai consiglieri regionali Alfonso Ernesto Navazio e Nicola Pagliuca, dal presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Melfi, Gerardo Di Ciommo, dal consigliere provinciale Aurelio Pace, oltre che da una rappresentanza di consiglieri comunali ed avvocati, ha ritenuto di proseguire nella protesta attraverso un atto forte, mai messo in campo in regione, quale l’occupazione della Sala Giunta del Palazzo”.<br />“Le ragioni, alla base di tutto questo – precisa il consigliere – sono da ritrovare nell’ingiustizia subita dalla regione Basilicata e dal territorio del Vulture Melfese che, con la soppressione del tribunale di Melfi si ritrova ad accusare un indebolimento non sostenibile. La logica dei numeri messa alla base del ‘riordino delle sedi giudiziarie’ è illogica ed ingiusta. I cittadini lucani subiscono quotidianamente i disagi di una regione ‘grande’ per territori, priva di infrastrutture e cerniera tra le regioni del sud a più alto tasso di criminalità”.<br /><br />“La popolazione di Melfi ed il suo territorio – continua il consigliere – sono tra i più esposti a questo pericolo e la presenza del super carcere ne è la comprova. La protesta dei cittadini di Melfi consumatasi nei giorni scorsi attraverso il presidio dello spazio circostante il tribunale, non poteva limitarsi al luogo fisico simbolo. L’obbiettivo che la delegazione occupante ha comunicato al Presidente De Filippo è quello di riaprire con urgenza il tavolo di confronto con il Ministero affinché vengano presi in considerazione tutti gli elementi di valutazione che porterebbero alla sopravvivenza del tribunale”.<br /><br />“È inoltre fondamentale – afferma ancora il consigliere – che ci sia la contestuale sospensione delle operazioni di trasferimento verso il Tribunale di Potenza, accertato documentalmente come struttura non agibile e non a norma. L'iniziativa di oggi nasce, come ipotesi, dopo un dibattito aperto con tutti coloro presenti ieri al presidio del tribunale”.<br /><br />“La Regione Basilicata – conclude Navazio – deve mettere in campo tutto il suo potere contrattuale con il Governo per rivendicare il diritto ad esistere e non deve più accettare soprusi provenienti da una visione centralistica che non riconosce quanto i lucani danno e fanno per l’intera regione. Basilicata, alziamo la voce”.<br />