Il Presidente del Consiglio regionale: “L’integrazione non può essere il punto di partenza ma l’obiettivo al quale mirare”
“Una grande soddisfazione per me, inutile nasconderlo, essere qui a premiare ragazzi disabili che insieme a normodotati si sono cimentati per tre giorni nel sitting volley, una manifestazione sportiva giunta, dopo tre giorni, alla conclusione e che ha visto sul campo dei veri atleti, eliminando così ogni discriminazione”. Così il presidente del Consiglio regionale, Francesco Mollica alla premiazione del torneo internazionale di Sitting Volley.<br /><br />Giunta alla terza edizione, la 'Nerulum cup' ha avuto quest'anno valenza internazionale, con la partecipazione di tre rappresentative nazionali: Italia, Egitto e Georgia e ha visto la partecipazione di tre componenti della nazionale italiana maschile e un'atleta della nazionale femminile oltre al secondo allenatore della nazionale maschile.<br /><br />“Un torneo – spiega Mollica – che ha confermato ancora una volta la teoria secondo la quale lo sport non deve essere sinonimo esclusivamente di benessere fisico, ma anche e soprattutto un mezzo che opera per il decadimento di radicati ed insensati pregiudizi che ancora, troppo spesso, ci capita di dover sopportare. L’integrazione non può essere il punto di partenza ma l’obbiettivo al quale mirare. La Regione Basilicata negli ultimi anni sta ospitando numerose manifestazioni ed iniziative che hanno posto al centro il tema della pratica sportiva come strumento di integrazione a forte valenza sociale. Naturalmente un notevole stimolo è arrivato dal volontariato e dall’associazionismo, realtà con le quali è cresciuta una costante collaborazione. Il primo dovere della politica, della buona politica deve essere infatti quello di guardare a queste iniziative come esempi virtuosi”.<br /><br />“Il mio plauso – prosegue il Presidente del Consiglio regionale – va all’Associazione sportiva Rotonda Volley, prima in Basilicata ad aver organizzato questo torneo, in particolare al Presidente Giannantonio Di Sanzo, e a tutti gli attori coinvolti; il Comitato italiano paraolimpico, il Coni, la Federazione italiana Pallavolo, l’Inail, l’Apt, il Comune di Rotonda e il Parco nazionale del Pollino”.<br /><br />“L’aver seguito la manifestazione dalla conferenza stampa di presentazione alla giornata conclusiva – conclude Mollica -, mi dà conferma di come l’esperienza sportiva diventa per questi ragazzi una festa ma anche un’impegnativa palestra di sperimentazione del valore del limite; della possibilità di vincere e perdere e soprattutto il monito che li fa andare oltre l’iniziale disperazione con la capacità di accettare e gestire la frustrazione, senza paura del confronto”.<br />