Undici associazioni di volontariato di protezione civile (P.C Calvello, P.C Torre Ardente, P.C San Vito Martire, P.C Nov, P.C Minerva Nova Siri, P.C Aquile Lucane, P.C I Sirenesi, P.C Pronto Intervento Montalbano Jonico, P.C San Leonardo e P.C Lupi del Vulture. P.C Pollino) hanno diffuso il seguente comunicato stampa:
“Con questo intervento vogliamo evidenziare atteggiamenti e azioni che hanno leso l’immagine del vero volontariato, quello sano, solidale, fatto di comportamenti atti ad aiutare il prossimo, incondizionatamente e gratuitamente, avvenute in seguito al terribile sisma che ha colpito il Centro Italia. A seguito del sisma, tutte le associazioni di protezione civile coordinate dall’Ufficio Regionale hanno ricevuto una mail di pre-allerta per un eventuale intervento, con la richiesta di disponibilità. Sin dalle prime ore successive al terremoto, però, ci sono state innumerevoli iniziative spontaneistiche da parte di una singola organizzazione lucana di protezione civile, che ignorando le disposizioni emanate dall’ufficio di Protezione Civile Basilicata, ha divulgato tramite social, tv e carta stampata notizie riguardanti una imminente partenza della stessa, avente una colonna mobile, a loro dire, “capace di gestire l’intera emergenza”, come si legge da alcuni articoli. La stessa associazione, nonostante le direttive rese note dall’ufficio regionale, ha organizzato sul territorio lucano, in modo del tutto spontaneo e non autorizzato, raccolte di vario genere per le popolazioni colpite dal sisma. Si sottolinea che l'Ufficio Regionale e il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile hanno rivolto un invito a tutti di evitare “iniziative spontaneistiche del tutto avulse da un contesto organizzato e coordinato” evidenziando la mancanza di una richiesta, da parte delle Autorità nazionali di Protezione Civile, di partecipazione e/o di indizione di collette alimentari e di vestiario. Favorendo, al contrario, il ricorso all’invio di sms solidali al numero 45500. Dai social abbiamo letto notizie circa la presenza di questa associazione sui luoghi terremotati, nonostante, a quanto pare, nessuna autorizzazione dell’Ufficio Regionale. Pensiamo che in questi casi vadano rispettate le direttive di chi coordina le associazioni, e a seguito di queste notizie, ci chiediamo: ma esiste solo questa associazione in Basilicata? Cosa rappresenta questa associazione per la Protezione Civile Basilicata? E’ al di sopra dell’Ufficio Regionale della Protezione Civile? Gli scriventi si sentono gravemente indignati e offesi da tutto ciò, i gravi fatti avvenuti hanno leso le nostre Associazioni e il senso del vero volontariato, fatto di fatti non di clamore. Prima di intervenire a mezzo stampa, abbiamo scritto, già da oltre una settimana, al presidente Pittella, all’assessore regionale Benedetto, al direttore generale del dipartimento Infrastrutture e al dirigente dell’ufficio di protezione civile, De Costanzo. Ci auspichiamo che l’Ufficio regionale di Protezione Civile prenda seri provvedimenti e che finalmente nasca la colonna mobile coordinata dall'ente e formata da tutte le Associazioni che ne hanno titolo. Ci aspettiamo anche una risposta dall’Ufficio regionale della Protezione Civile a seguito del nostro problema sottoposto alla loro attenzione. Il nostro volontariato, quello vero, è fatto di uomini che hanno uno spirito solidale fatto di passione, sacrificio e altruismo”.
bas04