Sisma Pollino: Cgil, Cisl e Uil chiedono attuazione Piano rischi

“Il sisma che ha colpito il territorio lucano nell’area del Pollino riporta prepotentemente all'attenzione il problema della prevenzione dei rischi e della necessità di una pianificazione territoriale. Due anni di scosse, culminate, speriamo solamente nell’evento della notte tra il 25 ed il 26 ottobre, devono sensibilizzare enti ed istituzioni preposte perché si metta in piedi una vera e propria politica di prevenzione dei rischi legati agli eventi sismici, per un territorio dichiarato dalla protezione civile ‘zona ad alto rischio sismico’”.
È quanto affermano, in un comunicato, la Cgil, Cisl e Uil della Basilicata.
“Oggi – dicono – ci troviamo di fronte alla necessità di operare una validazione strutturale di scuole ed edifici pubblici, in primis, chiedendo il rispetto delle normative più stringenti in materia antisismica. Politiche di tutela del suolo e delle acque, edificazione equilibrata ed ordinata sono le azioni di prevenzione che consentono di vivere con accettabile serenità un probabile evento sismico. E' per questo che come Cgil, Cisl e Uil – è scritto nella nota – continuiamo ad essere impegnati nella richiesta di controlli costanti in materia e chiediamo un tavolo alla Regione Basilicata sull’attuazione del Piano Nazionale Rischio Sismico”.
“L’approccio con il quale bisogna affrontare gli eventi sismici – dicono i sindacati – non può e non deve essere solo quello del soccorso: bisogna puntare sulla prevenzione. C'è necessità di affrontare con adeguata attenzione agli aspetti economici ed occupazionali, la garanzia della continuità economica e produttiva nel post terremoto (pensiamo alla specifica vocazione turistica dell’area ed alle numerose prenotazioni perdute a causa del sisma), la salvaguardia dei beni culturali. Il territorio deve essere vissuto con speranza e non con paura. Queste considerazioni – concludono – ci portano a chiedere di confrontarci un'attenzione particolare verso una terra che va adeguatamente ‘protetta’ evitando rischi per il sistema, economico, sociale, produttivo e turistico”.

bas 07

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