“Dopo la scossa (l'ennesima) registrata questa notte verrebbe da chiedere ai feudatari dell'Eni se sia saggio ubicare un pozzo di reiniezione in zona rossa e a ridosso di un lago”.
Lo evidenzia il segretario dei Radicali Lucani Maurizio Bolognetti, in relazione al Pozzo di reiniezione Eni, Monte Alpi 9 or deep, “ubicato in una zona ad alto rischio sismico e a poche decine di metri in linea d'aria dalla diga del Pertusillo”.
Bolognetti, nella nota stampa, cita quanto scrive l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia in uno studio dedicato alla Valle dell’Agri/Agip: “La Val d’Agri è una delle aree italiane a maggiore potenziale sismogenetico (Figura 1). Il recente sviluppo urbanistico, in particolare nella parte alta della valle (Villa d’Agri, Viggiano), e la presenza di infrastrutture legate all’attività di estrazione e raffinazione di idrocarburi, contribuiscono ad accrescere il rischio sismico dell’area, che è già stata colpita da un terremoto distruttivo nel 1857”.
“Noi altri terroni, abitanti della Scaronia – conclude il segretario dei Radicali lucani – non vorremmo assurgere al ruolo di fastidiose cassandre, ma forse di tanto in tanto occorrerebbe che l’umano agire traesse ispirazione dal “principio di precauzione”.
bas 08