Singetta (Api) su indennità a parlamentari lucani

“Quattro senatori, a distanza di oltre due anni dalla loro elezione in parlamento e dal momento in cui hanno lasciato il seggio di consiglieri regionali, continuano a discutere delle modalità con cui restituire la doppia indennità percepita”

“In un momento di grandi difficoltà economiche, sarebbe opportuno dare un segnale incisivo verso il contenimento della spesa pubblica e la moralizzazione della politica; al contrario, quattro senatori, a distanza di oltre due anni dalla loro elezione in parlamento e dal momento in cui hanno lasciato il seggio di consiglieri regionali, continuano a discutere delle modalità con cui restituire la doppia indennità percepita e delle difficoltà burocratiche, ma i soldi ancora non li hanno restituiti!”.
A dichiararlo è il consigliere regionale dell’Api Alessandro Singetta, il quale precisa: “A prescindere dalle responsabilità contabili (tutte da accertare, nonostante il chiaro dettato dell’art. 122 della Costituzione) sentir parlare di devoluzione in beneficenza di tali somme non può che lasciare interdetti. La beneficenza, se proprio si vuol fare, va fatta con soldi propri, non attingendo ai soldi pubblici”.

“È uno strano messaggio – conclude Singetta – quello che proviene da costoro (con l’eccezione, bisogna ammetterlo, del sen. Di Gilio, che dovrebbe solo dar corso rapidamente a quanto promesso), che pur nell’immediatezza dei fatti avevano assicurato che avrebbero prontamente restituito l’indennità…”

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