Singetta (Api) su elezioni amministrative

Il capogruppo di Api in Consiglio regionale, Alessandro Singetta, nell’analizzare l’esito del voto, esprime l’auspicio che la politica sappia rispondere efficacemente alla deriva populista

“Le elezioni amministrative del 6 e 7 maggio, al di là dei commenti di rito, hanno rappresentato, anche in Basilicata, una rottura con il passato; molte liste civiche (che, per la verità, spesso sono servite per mascherare esponenti storici dei vecchi partiti), aumento dell’astensionismo, diffusa frammentazione all’interno dei partiti ed all’interno delle coalizioni. È quanto afferma Alessandro Singetta, consigliere regionale di Alleanza per l’Italia il quale precisa che “la difficoltà – ancora una volta – nel presentare un progetto unitario di ‘Terzo Polo’ ha penalizzato un progetto che, anche secondo i leader nazionali, deve lasciare il posto a nuove e più ampie aggregazioni.
“Alleanza per l’Italia, pur dinanzi a situazioni locali che non sempre rappresentano perfettamente il variegato panorama nazionale – continua Singetta – ha cercato, attraverso i propri candidati (a cui va il mio ringraziamento personale e quello di tutto il partito per l’impegno profuso ed, in alcuni casi, per l’ottimo risultato raggiunto) di consolidare il proprio radicamento territoriale anche a costo di non semplici rinunce”.

Singetta si dice “soddisfatto per il risultato che questa nuova forza politica è riuscita ad ottenere, soprattutto ad Abriola dove il candidato più votato è stato Mario Giordano e dove, insieme a Nicola Zuardi, Api è il primo partito, con una percentuale che sfiora il 25%. Si tratta ora di valorizzare tali risorse nell’interesse della comunità e partire da tale risultato per proseguire il processo di crescita”.

“Non vi è dubbio, tuttavia – ha concluso Singetta – che la diffusa (e giustificata!) indignazione di questi ultimi mesi, da alcuni bollata come antipolitica, si può contrastare solo a patto che la politica sia in grado di mettere in atto pratiche virtuose, trasmettere messaggi positivi e dare risposte concrete: l’antipolitica si vince solo con la buona politica”.

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