“A seguito della nota inviataci nei giorni scorsi da Fenice, riguardo il blocco del conferimento degli Rsu presso lo stesso impianto da parte del Comune di Lavello, mi preme evidenziare quanto sta accadendo, da stamani nel mio Comune, a seguito di tale decisione”. Lo dichiara in un comunicato il sindaco di Lavello Antonio Annale che evidenzia come, anche in seguito al conferimento nell’impianto Fenice dei rifiuti provenienti dalla città di Potenza (circa 3600 t/mese) si è giunti alla saturazione “dei quantitativi massimi autorizzati dell’impianto, 30.000 tn/annui di Fenice”.
“Dopo 11 mesi – prosegue il sindaco – siamo di nuovo in emergenza e costretti a ritornare a conferire a Venosa con il solito problema del costo e delle difficoltà in capo al comune di non poter far fronte al pagamento di quanto richiesto dal collega di Venosa, il quale giustamente minaccia di non far scaricare i camion (di fatto oggi non abbiamo scaricato) senza la nostra accettazione, incondizionata, del costo richiesto, pari a € 160,00 a Tn. compreso iva ed ecotassa.
Il Comune di Lavello ha avviato da tempo il servizio porta a porta, separando il secco dall’umido, e non si capisce come mai tale processo di separazione non viene riconosciuto con lo sgravio del costo di circa € 40,00/T. sul totale richiesto”. Annale, infine, comunica che “mi rifiuto di accettare passivamente le decisioni in assenza di un tavolo, tra Regione, Provincia e Comuni, che auspico a breve venga convocato, e che chiarisca come gestire una situazione che sta diventando un vero dilemma kafkiano, o come qualcuno la definita” la trottola dei rifiuti”.
BAS 05