Sindacato Cida su affidamento funzioni dirigenziali

Riceviamo e pubblichiamo di seguito un comunicato stampa della delegazione regionale della Confederazione italiana dirigenti e alte professionalità (Cida):
“Lo scrivente Sindacato intende proseguire nel confronto con l’amministrazione regionale, purtroppo ancora circoscritto a quello epistolare, per richiamare ulteriormente l’attenzione sulla necessità dell’interpello quale idonea e legittima modalità di affidamento delle funzioni dirigenziali.
Da una recente replica pervenuta dall’Ufficio Stampa della Regione Basilicata, ufficio questo che sembra volersi evolvere all’esercizio di funzioni anche giuridiche, viene precisato che la legislazione regionale, in particolare l’art. 2 comma 3 della legge n. 31 del 2010, abbia voluto escludere dalle procedure di interpello gli incarichi dirigenziali apicali in ragione di una ratio, estranea alla legge, costituita dalla connotazione fiduciaria degli incarichi.
La legge regionale, ad ogni buon conto, non si pronuncia espressamente per la esclusione dagli interpelli dei posti di direzione generale tant’è che per l’interpretazione orientata dell’Ufficio Stampa è necessario fare ricorso a pronunce giurisprudenziali sullo spoils system e sulla fiduciarietà.
Tuttavia, prima di cercare conforto in pronunce giurisprudenziali per lo più inconferenti, occorre trarre dalla legislazione statale gli opportuni indirizzi.
Tali indirizzi, ricavati dall’art. 19 comma 2 del Testo Unico delle Leggi sul Pubblico Impiego, assumono al rango di generale obbligo precettivo la procedura comparativa quale modalità per gli affidamenti di tutti gli incarichi dirigenziali, compresi quelli “generali”.
E di tanto ve ne è conferma anche nella delibera di controllo preventivo di legittimità della Corte dei Conti n. 3/2012, precisamente all’ultimo capoverso di pag. 5, citata nel comunicato stampa del 2 luglio 2019 dell’Ufficio Stampa della Regione Basilicata.
Trattasi di orientamento che trova sponda non solo nelle deliberazioni di parifica del locale giudice contabile ma anche nelle recenti risposte ad interrogazioni consiliari che hanno fatto leva sul carattere intuitu personae (qualità del tutto differente dalla fiduciarietà) presente solo in alcuni tipici incarichi di nomina monocratica del Presidente.
La O.S. firmataria non può, quindi, che richiamarsi alla copiosa giurisprudenza sia erariale che monofilattica che individua nella pubblicità (avviso pubblico, interpello) e nella trasparenza e meritocrazia (comparazione e selezione motivata dei dirigenti) il giusto percorso amministrativo per il reclutamento di tutti i dirigenti della P.A.
Nell’auspico che il Sig. Presidente della Regione ed i competenti organi regionali vogliano, in virtuosa sinergia, affrontare e risolvere il tema anche attraverso un confronto diretto con la presente O.S., anche al fine di scongiurare azioni per il risarcimento di danni da perdita di chance dei dirigenti aventi titolo a partecipare ai relativi avvisi pubblici, si porgono deferenti ossequi”.
 

    Condividi l'articolo su:

    Web TV

    Ultimi pubblicati

    Correlati