La Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Fials e Ugl comunicano la proclamazione dello stato di agitazione dei lavoratori del Don Uva di Potenza a causa della decisione unilaterale della Casa Divina Provvidenza di procedere con decorrenza dal prossimo 17 novembre alla modifica della turnazione per il personale di assistenza, in violazione delle DGR 3354/1999, DGR 1066/2004.
"In questi mesi – sottolineano i sindacati – abbiamo più volte ribadito la contrarietà ad una nuova turnazione che, non solo non garantisce una adeguata assistenza ai pazienti del nosocomio ma è estremamente penalizzante per i lavoratori sui quali, tra l’altro, grava sempre un maggior carico di lavoro anche a causa delle mancate sostituzioni per personale.
La proposta aziendale è irricevibile anche perché non garantisce il pareggio mensile delle ore contrattuali dovute dal personale che risulterà sempre a debito orario di circa otto ore, debito che potrà essere recuperato dai lavoratori solo quando sarà richiesto dall’Azienda per sopperire criticità che la stessa turnazione non copre.
La soluzione proposta dall’Ente rimodula i turni di lavoro basandosi unicamente su una diversa mobilità interna del personale senza considerare le variazioni dei carichi di lavoro a cui il personale stesso è sottoposto, con il risultato di creare forti scompensi dei livelli di assistenza garantiti tra i diversi reparti della struttura, originando discriminazioni sui servizi resi all’utenza, in particolare durante la fascia notturna dove il carico assistenziale degli ospiti di interi reparti graverà su di un unico operatore sanitario, in servizio da solo, in una fascia di lavoro particolarmente sensibile".
Per le segreterie sindacali il problema non è l’attuale modello gestionale di turnazione, in uso da decenni non solo al Don Uva ma anche nella quasi totalità delle strutture sanitarie nazionali accreditate pubbliche e private, modello che garantisce il mantenimento costante dei previsti livelli assistenziali verso tutti i beneficiari della struttura senza originare discriminazioni tra gli assistiti e, nel contempo, assicura una adeguata ripartizione dei carichi di lavoro del personale addetto.
Le organizzazioni sindacali consideriamo questo atteggiamento, oltre che grave dal punto di vista delle relazioni sindacali e della violazione degli standard assistenziali e dei diritti dei lavoratori e dei pazienti, anche come una assoluta mancanza di rispetto nei confronti dei tanti protagonisti di questa vertenza che, a partire dai pesanti sacrifici sopportati dai lavoratori in questi anni, credono in un vero rilancio della struttura potentina. Contro la decisione unilaterale dell’azienda di procedere alla nuova turnazione – conclude la nota – proclamano lo stato di agitazione dei lavoratori del Don Uva di Potenza, con presidi presso la struttura, preannunciando che in caso di mancata revoca della suddetta decisione le scriventi organizzazioni sindacali attiveranno altre azioni di mobilitazione e di lotta, ivi compreso lo sciopero di tutti i lavoratori del Don Uva".