In stato di agitazione i lavoratori precari delle ex Comunità montane. E’ quanto dichiarano, in una nota, Fpl Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. “Dall’approvazione della Legge Regionale n. 26/11 ad oggi – spiegano i sindacati – si è assistito all’emanazione di varie determinazioni dirigenziali, circolari e note che hanno solo creato confusione e che, di fatto, ancora non hanno dato attuazione alla stessa Legge con il risultato che da gennaio alla data odierna questi lavoratori, pur continuando a prestare servizio, non sanno chi è il loro Ente di riferimento”. “Alla luce dell’approvazione dell’assestamento di bilancio, che ha sostanzialmente abrogato le aree programma a favore dell’unione dei comuni, la situazione – aggiungono – è diventa ancora più di difficile soluzione”.
Perciò le organizzazioni sindacali chiedono alla Regione “la piena applicazione dell’accordo sindacale del 13 giugno 2011, già recepito con delibera di Giunta Regionale n. 1093 del 28 luglio 2011, entrambi a loro volta recepiti dalla stessa Legge Regionale n. 26/11”.
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