Per la prova d’emergenza in caso di sisma organizzata oggi in Basilicata dalla Protezione civile nazionale in collaborazione con le istituzioni locali, l’Ordine dei Geologi di Basilicata ha messo a disposizione della Protezione Civile regionale 12 professionisti geologi-volontari.
Lo rende noto Raffaele Nardone, presidente dell'Ordine dei geologi della Basilicata.
I siti individuati per lo studio dei fenomeni indotti dall’evento sismico – è scritto in una nota – sono stati quattro, ognuno con caratteristiche diverse: una frana tipo colata nell’isola amministrativa di Tricarico (stazione Brindisi di Montagna) per la verifica delle infrastrutture (attraversamenti, strade, abitazioni, ecc) e per il rilievo geomorfologico dell’area; una cavità Comune di Tursi per la verifica delle infrastrutture limitrofe alla cavità individuata e per i rilievi, liquefazione nel comune di Tramutola e rilievo di pericolosità geologiche e geotecniche riguardanti edifici strategici, liquefazione nel comune di Marsicovetere e rilievo di pericolosità geologiche e geotecniche riguardanti le aree di emergenza.
"Ancora una volta – afferma Nardone – l’Ordine dei Geologi della Basilicata è al fianco della società lucana e delle amministrazioni proseguendo lungo la strada tracciata della collaborazione con i dipartimenti regionali al fine della riduzione preventiva dei rischi in generale e oggi, di quello sismico. Sarà nostro prioritario impegno – riferisce Nardone – fornire al dipartimento regionale di Protezione Civile l’elenco dei colleghi Geologi-volontari che, oltre ad essere a disposizione in caso di emergenza, copriranno l’intero territorio regionale e, nello stesso tempo, avvieremo programmi di formazione in modo da mettere a disposizione della collettività professionisti preparati e capaci di garantire quella sicurezza che un territorio civile ed evoluto come il nostro debba avere. Sarebbe auspicabile strutturare, insieme alla Regione Basilicata, un sistema formato da professionisti specializzati che dovranno occuparsi di analizzare in modo capillare tutto il nostro territorio. Il risultato delle attività svolte convergerà negli uffici della protezione civile e sarà messo in rete con le altre informazioni che la struttura già raccoglie e diffonde. Si sta insomma cercando di allestire un vero e proprio 'braccio specialistico' con l'obiettivo di migliorare il livello di informazione, formazione e azione, che sono aspetti essenziali per rendere più efficaci le azioni della protezione civile".
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