Prendendo spunto dall’iniziativa di informazione che si è svolta questa mattina in Regione, il presidente del Cseres, Pietro Simonetti, pone l’attenzione sul progetto di banda ultra larga in Basilicata pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale in scadenza il 4 novembre prossimo, che per Simonetti rappresenta “un ulteriore passo per superare la grave situazione di digital-divide che attanaglia la Basilicata”. “Attualmente – scrive il presidente del Cseres – il 72, 2% della popolazione può utilizzare la rete fissa adsl, solo il 12, 4% connessioni wireless con sistema 3G, mentre il 10, 4% è del tutto senza copertura a fronte di una media nazionale del 4%. A fronte di un investimento complessivo di oltre circa 70milioni di euro (di cui il 30°% a carico dell’operatore che si aggiudicherà la gara) e oltre 53 provenienti dal PO Fesr Basilicata entro il 2015 la banda ultra larga sarà utilizzata da 215.000 persone in 39 comuni (122mila con 30 Mb/s e 97.000 con 100 Mb/s). L’investimento pubblico si è reso necessario di fronte alla scelta attuata da tempo dagli operatori privati di non investire in 129 comuni lucani considerati aree bianche di mercato. A tali misure si aggiungono il bando del 2011 per la copertura delle aree rurali di circa 20 milioni assegnato con gara alla Fastweb, e il progetto per la firma digitale (le prime 25mila) aggiudicato ad Aruba e in corso di attuazione. Il complesso degli interventi collegherà con la modalità FTTH le sedi pubbliche, scuole e ospedali, con la creazione stimata di 122 posti di lavoro, e coprirà il 100% della popolazione con almeno 2 Mb/s di velocità. Nell’ambito della presentazione del progetto di massima e della formulazione di quello esecutivo – conclude Simonetti – sara’ necessario inserire modalita’ e contenuti per la fornitura dei servizi pubblici alle imprese ed ai cittadini a partire dall’accesso gratuito con Wi-fi".
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