Simonetti (Cseres) su nuova gestione Asi Potenza

"La nuova gestione dell'Asi di Potenza non puo' non fissare tra le sue priorita' la vicenda delle fabbriche fantasma e degli oltre 60 capannoni non utilizzati per fallimenti, revoche ed altro". Lo dichiara Pietro Simonetti  (Cseres). "La questione dell'indebitamento, che si va consolidando a fronte della riduzione del capitale netto sceso a livello di possibile bancarotta, – prosegue – non puo'essere fronteggiata dalle pur generose contribuzioni della regione ormai sfiancata dalla riduzione delle entrate Irap e dai tagli del governo. Occorre una politica industriale che recuperi il mai dato e il maltolto (crediti e politica immobiliare attraverso cambi di destinazione  e, come nel caso di viggiano,aree industriali.attrezzate svendute per gli affari del solare.semplicemente: rimotivare il personale, per separare interessi privati  di pochi dal resto, progettare l'attrazione di investimenti,incassare i crediti.transare i debiti(20 milioni tra enel e argaip).ridurre la pletora di consulenti, patrocinanti e comandati). Nelle aree Asi ci sono.18.000 lavoratori dipendenti. La potenzialita' e' forte, l'attuazione ardua e difficile. Occorre una conferenza di produzione: si abbia il coraggio di farla con le parti sociali e gli enti locali a partire dall'area di potenza mai consegnata al comune. Di Asi Matera scriveremo. Per ora si puo' cominciare dalla ex Sinoro ora Sinorop, prima Cripo, poi Orop. Investimenti pubblici per 20 milioni. Oggi varrebbe secondo equitalia e curatela fallimentare meno di 2 milioni. Si eserciti la prelazione secondo legge per un progetto di reindustrializzazione. Altrimenti – conclude Simonetti –  la storia si replichera'".

BAS 05

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