"Gli estensori delle norme sulla coltivazione degli idrocarburi, contenute nella bozza del governo Monti per le "liberalizzazioni", hanno utililizzato persino la Standard & Poor's per spostare da 12 miglia a cinque il limite per le attivita' di ricererca e coltivazione in mare. La societa' di valutazione avrebbe assegnato ad israele A piu' per le nuove estrazioni nelle proprie acque territoriali! Questa e' una delle perle contenute nelle relazioni, che accompagnano le nuove norme". Lo dichiara Pietro Simonetti,presidente centro studi e ricerche economico-sociali, che aggiunge:
"C'e' di piu'. Tutto l'impianto e' teso a garantire "la necessaria certezza del
diritto" per le compagnie petrolifere per garantire " i diritti acquisiti" dagli operatori e per dare la possibilita' ad altri 20 di realizzare interventi per 4 miliardi di euro e passare, nel caso della Basilicata, dagli attuali 80 milioni di barili giorno a 150 (Total compresa). Ma non e' finita, per la nostra regione si profilano anche ulteriorii trivellazioni a fronte di altre scoperte. Ridurre i tempi per l'espletamento delle pratiche delle compagnie, oggi doppi rispetto ai paesi Ocse, anche utilizzando il silenzio assenso. Altro che taxisti, farmacisti e notai. Nella relazione si prevede per tutto questo, e prevalentemente per la Basilicata, investimenti delle compagnie, immaginiamo per le proprie attivita, per 6 miliardi di euro e incasso per lo Stato, in dieci anni di 30 miliardi per tasse e royalties, 3 all'anno a fronte di 350 milioni per la Basilicata. In questo contesto ha fatto bene il presidente della giunta regionale a mettere le mani avanti e inquadrare il testo normativo. Mentre in Basilicata si discute di statuto e di verifica programmatica da Roma si profila un intervento che riduce l'autonomia delle Regioni, aiuta le compagnie petrolifere, assesta un colpo alla tutela ambietale, anche in mare e non assicura ne svilluppo e tanto meno occupazione. Se queste norme verranno approvate, ci sono dai sei mesi ad un anno per contrastarle e metterle in discussione. Forse sarebbe maglio farlo subito. Qui tocca ai parlamentari lucani, alle isituzioni, al movimento sindacale, ai movimenti, che da stamani sanno delle reali intenzioni del governo an che per dare voce alle proposte di moratoria nelle estrazioni, di verifica sugli impatti e sui contenuti del memorandum :sviluppo, occupazione tutela del territorio".
BAS 05