Shoah, celebrata a Potenza la “Giornata della memoria”

All’incontro con gli studenti gli interventi di Falotico, De Luca, Cagliostro, Morese e Mollica

L&rsquo;esecuzione di alcuni brani eseguiti dagli alunni del Liceo musicale &ldquo;Quinto Orazio Flacco&rdquo; di Venosa, ha&nbsp; aperto, al Teatro Stabile di Potenza, la manifestazione per la &ldquo;Giornata della Memoria&rdquo; promossa dal Consiglio regionale della Basilicata che anche quest&rsquo;anno, con l&rsquo;iniziativa intitolata &ldquo;Percorso sulla memoria&rdquo;, ha voluto far rivivere la storia e alimentare il ricordo nelle giovani generazioni affinch&eacute; il pericolo del razzismo e dell&rsquo;intolleranza possa essere allontanato.<br /><br />A parlare della memoria e della sua importanza sono stati il sindaco di Potenza, Dario De Luca, l&rsquo;assessore alla cultura della citt&agrave; capoluogo, Roberto Falotico, il prefetto di Potenza Giovanna Stefania Cagliostro, lo storico della Universit&agrave; degli studi di Basilicata Gaetano Morese ed il presidente del Consiglio regionale di Basilicata, Francesco Mollica.<br /><br />L&rsquo;assessore alla cultura del Comune di Potenza, nel suo intervento di saluto, ha sottolineato come si tratti di un momento che deve portare ad una profonda riflessione ed ha elogiato il presidente della Repubblica Mattarella che ha voluto nominare senatore a vita una superstite di quel terribile periodo, a sottolineare come sia importante non far perdere la memoria degli eventi. &ldquo;E&rsquo; giusto ricordare la Shoah &ndash; ha detto &ndash; perch&eacute; questo termine ha in s&eacute; il significato proprio della condizione di catastrofe e distruzione che mai pi&ugrave; dovr&agrave; succedere&rdquo;.<br /><br />Per il sindaco di Potenza, Dario De Luca &ldquo;dobbiamo fare memoria dell&rsquo;olocausto e dobbiamo unirci al dolore del popolo ebreo che ancora porta su di se i segni di questa immane tragedia he appartiene ad un passato non tanto lontano. L&rsquo;odio &egrave; presente ancora nella nostra umanit&agrave;. La Giornata della memoria significa ricordare l&rsquo;olocausto ma anche fare memoria delle nostre responsabilit&agrave;, dal momento che abbiamo&nbsp; collaborato con i tedeschi per la promulgazione delle leggi razziali e con la Gestapo per prendere gli ebrei e portarli nei campi di sterminio. Anche oggi esiste il razzismo ed in esso si annida la non accettazione della diversit&agrave; che invece &egrave; una risorsa e non un pericolo&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Momenti del genere &ndash; ha detto il prefetto di Potenza Giovanna Stefania Cagliostro -&nbsp; sono occasioni per conoscere, approfondire, riflettere sulle vicende della nostra storia nazionale che costituiscono le fondamenta della nostra identit&agrave; riportata nella Costituzione. Ecco perch&eacute; articoli come quello sul&nbsp; principio di uguaglianza, sulla libert&agrave; di religione, sul&nbsp; ripudio della guerra devono essere difesi da tutti noi per evitare che immani tragedie abbiamo a ripetersi in futuro. Iniziative come oggi pongono nelle nostre coscienze. Oggi con questa cerimonia celebriamo la sconfitta di un criminale disegno e rinnoviamo il nostro impegno contro l&rsquo;antisemitismo e l&rsquo;intolleranza. Trasmettiamo alle nuove generazioni il messaggio che la libert&agrave; non consiste nella omologazione. Si &egrave; liberi quando si ottiene il rispetto degli altri e lo si ricambia con lo stesso rispetto. Le culture e le lingue &ndash; ha concluso – sono fondamento della pace che le istituzioni devono tutelare, e purtroppo ancora oggi i valori del pluralismo e dell&rsquo; uguaglianza tra le genti vengono da pi&ugrave; parte ignorati&rdquo;.<br /><br />Spiegare cosa &egrave; la Shoah &egrave; toccato a Gaetano Morese, storico della Universit&agrave; degli Studi di Basilicata che ha precisato la differenza tra questo termine e quello dell&rsquo;olocausto. Il primo, termine biblico, si riferisce allo sterminio del popolo ebraico, quello dell&rsquo;oloacausto si estende a tutte quelle azioni che puntano ad annientare che &egrave; diverso. &ldquo;Celebriamo la giornata della memoria &ndash; ha detto – anche per non dimenticare che tante sono le atrocit&agrave; prodotte dall&rsquo;uomo in quanto essere umano. Un artista tedesco ha deciso di mettere in ogni citt&agrave; d&rsquo;Europa una pietra cosiddetta dell&rsquo;inciampo con sopra scritto il nome di una persona deportata. Bisogna parlarne di tali atrocit&agrave; e rimettere in moto la catena di valori che, quando si spezza, pu&ograve; generare queste tragedie&rdquo;.<br /><br />Non dimenticare &ndash; ha detto il presidente del Consiglio regionale di Basilicata, Francesco Mollica concludendo l&#39;iniziativa – significa non ripetere gli errori che hanno portato al genocidio che oggi ricordiamo. E&rsquo; sempre vivo il rigurgito di queste cose che possono sempre accadere. E&rsquo; di oggi la notizia che il Parlamento della Polonia sta per promulgare una norma contro il ricordo ed invece bisogna ricordare affinch&eacute; gli errori non siano ripetuti. Ecco perch&eacute; &egrave; importante partire dalle scuole affinch&eacute; le giovani generazioni possano continuare a trasmettere la memoria man mano che coloro che hanno vissuto quella tragedia scompaiono. Se comprendere &egrave; impossibile trasferire &egrave; necessario &ndash; ha aggiunto ricordando una celebre frase di primo Levi – perch&eacute; mai come in questo momento ci sono rigurgiti di razzismo. Questo anniversario deve essere uno stimolo a generare opposizione sempre pi&ugrave; forte a qualsiasi tipo di razzismo. Celebriamo la Giornata della Memoria non per obbligo ma per dovere morale che deve invadere tutti noi per comprendere davvero quanto &egrave; accaduto&rdquo;.<br /><br />A concludere la manifestazione, cui hanno partecipato con lettura di brani anche studenti dell&#39;istituto Nitti di Potenza, &nbsp;l&rsquo;esecuzione di brani da parte degli studenti del Liceo musicale e coreutico statale Walter Gropius di Potenza. Fuori dal Teatro &egrave; stato posizionato l&rsquo;allestimento multimediale &ldquo;The Cube&rdquo;, un specie di stanza in cui assistere a filmati sul tema, realizzato dal laboratorio audiovisivo, in collaborazione con i laboratori di scenografia ed arti visive e con la classe di tecnologie musicali del liceo artistico statale &ldquo;Walter Gropius&rdquo; di Potenza.<br /><br />L.C.<br />

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