Sgarbi a Matera per “Panorama d’Italia”

Un’inusitata chiave di lettura per il telero Lucania ’61 di Carlo Levi, quella proposta da Vittorio Sgarbi a conclusione della seconda giornata di “Panorama d’Italia”.
La manifestazione itinerante del settimanale Panorama, a Matera fino a domani sabato 20 giugno, ha riservato al folto pubblico accorso a Palazzo Lanfranchi uno Sgarbi incontenibile e critico verso Carlo Levi reo, a suo dire, di aver fermato su tela e su carta una Basilicata senza possibilità di riscatto.
“Carlo Levi con questa tela ha cannato di brutto – ha tuonato Vittorio Sgarbi – nel dipinto c’è l’idea che la condizione che riscatta dalla miseria è il progresso, i soldi che arrivavano per costruire case nuove, le leggi che hanno svuotato i Sassi. Così non è stato. Matera e la Basilicata si sono riscattate guardando alla loro storia, cultura e tradizioni. Matera è il riscatto di un  tempo e di una civiltà che restituisce se stessa. E’ il riscatto operato da uomini, come il neo sindaco De Ruggieri, che negli stessi anni in cui si mandava via la gente dai Sassi si adoperavano per ricostruire l’identità culturale della popolazione”.
La Basilicata è dunque per Sgarbi una terra che guarda all’Europa ben conscia della sua identità. Una terra che ha saputo conservare il suo patrimonio senza svilirlo e senza farsi intrappolare nelle nere immagini delle donne degli anni ’50 avvolte nei loro scialli. Le stesse donne dipinte da Carlo Levi in Lucania ’61 il grande pannello commissionato dal Comitato per le Celebrazioni del Centenario dell'Unità d'Italia e che ha rappresentato la Basilicata alla mostra "Italia '61" a Torino. Fu Mario Soldati, direttore delle esposizioni organizzate nel Padiglione delle Regioni, a individuare in Carlo Levi l'artista più adatto a rappresentare la Lucania, terra in cui il medico, scrittore e pittore torinese aveva trascorso diciotto mesi di confino.
“In passato essere mandati nel Meridione era una punizione – ha detto Sgarbi – oggi è dal Sud che riparte il Paese”.
Fra irriverenze e aneddoti della sua vita, nel corso della serata Sgarbi ha anche offerto un piccolo omaggio a Matera e alla locale sezione della Società Dante Alighieri: la lettura e commento del Canto III del Paradiso, dei versi dove Dante immortala Piccarda Donati.

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