Servizio sanitario e 118, due interrogazioni di Leggieri

Il consigliere regionale del M5s chiede a Pittella e Franconi di non procedere alla chiusura estiva di alcuni presidi del 118 e di chiarire se sono previste per i prossimi mesi nuove misure di razionalizzazione del sistema sanitario

&ldquo;Sembra che l&rsquo;Asp di Potenza abbia intenzione di procedere ad una &lsquo;chiusura estiva&rsquo; di alcuni presidi di 118 presenti sul territorio, nelle settimane scorse si &egrave; parlato con insistenza della chiusura del servizio di 118 presso la zona di San Nicola di Melfi, mentre pi&ugrave; di recente si &egrave; parlato di una riduzione della presenza sempre del servizio di 118 nel comune di Genzano di Lucania&rdquo;. Lo afferma il consigliere regionale del M5s Gianni Leggieri che in proposito ha presentato due interrogazioni.<br /><br />Con la prima l&rsquo;esponente del Movimento cinque stelle chiede al presidente della Giunta regionale Pittella e all&rsquo;assessore alla Sanit&agrave;, Franconi &ldquo;se &egrave; intenzione della Regione Basilicata intervenire sull&rsquo;Asl competente per ripristinare il servizio in questione, e pi&ugrave; in generale, se non si ritiene doveroso mettere in atto azioni per migliorare e potenziare il sistema di soccorso nella nostra regione e a tale riguardo quali azioni si intendono mettere in campo&rdquo;.&nbsp;<br /><br />&ldquo;Il presidio del 118 attivo presso il comune di Genzano di Lucania &ndash; dice Leggieri – serve un bacino di comuni molto ampio che comprende oltre appunto a Genzano, anche Acerenza, Banzi, Forenza, Oppido Lucano e Palazzo San Gervasio. Si tratta di comuni che sono distanti da ogni altro presidio ospedaliero e che quindi si troverebbero in grande difficolt&agrave; a causa della paventata chiusura / riduzione, anche solo estiva&nbsp; del servizio in questione. I Comuni in questione, inoltre, proprio durante il periodo estivo vedono aumentare la popolazione presente per il noto fenomeno del rientro di molti cittadini ormai emigrati da anni in Svizzera o in Germania, e pertanto la decisione di una riduzione del servizio appare ancor di pi&ugrave; incomprensibile. I sindaci dei Comuni interessati hanno gi&agrave; espresso le loro perplessit&agrave; direttamente al direttore generale dell&rsquo;Asl di Potenza e hanno chiesto ufficialmente il ripristino del servizio&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Nei giorni scorsi sono state pubblicate sui giornali locali numerose notizie relative alla sanit&agrave; lucana &ndash; aggiunge ancora Leggieri -, in cui si fa un&rsquo;analisi della situazione e una ricostruzione di quanto sarebbe emerso nel corso di una riunione tenuta tra i partiti di maggioranza che appoggiano la giunta Pittella. In base alla ricostruzione fatta sembra che si vada verso una nuova razionalizzazione, quindi nuovi tagli, del sistema sanitario regionale, che prevede l&rsquo;eliminazione di almeno due reparti di rianimazione sui sei ospedali attivi e di quattro terapie intensive sulle sei operanti in questo momento. Se fossero confermate queste indiscrezioni, si tratterebbe quindi dell&rsquo;ennesima scure che si abbatte sulla sanit&agrave; pubblica lucana gi&agrave; fortemente ridimensionata dai tagli degli anni scorsi, che metterebbe ancora pi&ugrave; in crisi il welfare e il gi&agrave; precario sistema lucano&rdquo;.<br /><br />&ldquo;I cittadini lucani- conclude Leggieri -&nbsp; hanno il diritto di sapere quali sono i dettagli del piano regionale che &egrave; stato messo a punto dalla giunta Pittella, che andr&agrave; a incidere direttamente sulle proprie vite e sulla vita di intere comunit&agrave;&rdquo;. Per questi motivi, con la seconda interrogazione Leggieri chiede al presidente Pittella e l&rsquo;assessore alla Sanit&agrave; Franconi &ldquo;se le notizie apparse sulla stampa corrispondono a verit&agrave;, se effettivamente sono previste per i prossimi mesi nuove misure di razionalizzazione del sistema sanitario lucano e quali sono i dettagli di questi tagli e le strutture ospedaliere coinvolte&rdquo;.<br /><br />L.C.<br />

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