Per l’esponente M5s la possibile chiusura del Servizio dell’ospedale jonico “oltre ai disagi che potrebbe creare ai pazienti, aggraverebbe il profilo già negativo che vede la Basilicata fanalino di coda per i servizi erogati”
“Quale sarà il futuro della sanità lucana non è dato ancora saperlo, visto che la giunta Bardi non si è ancora espressa ufficialmente sull’argomento. Ad oggi, non è possibile comprendere quale sarà lo scenario che si prospetta stando ai superficiali annunci ad effetto dell’assessore Leone e agli strascichi velenosi della disastrosa giunta Pittella”.<br /><br />Lo sostiene il consigliere regionale del Movimento cinque stelle Giovanni Perrino, per il quale “una delle prime vertenze sanitarie che sembra presentare il conto al nuovo esecutivo regionale è quella relativa alla possibile chiusura del Servizio psichiatrico di diagnosi e cura (Spdc) del presidio ospedaliero di Policoro, sulla quale si iniziano a manifestare i primi malumori da parte degli operatori. “Per cercare di fare chiarezza ed avere qualche elemento in più per scongiurare la ventilata chiusura del Spcd di Policoro”, Perrino ha depositato “un’interrogazione che auspichiamo venga calendarizzata prima possibile in una delle prossime sedute della quarta Commissione permanente”.<br /><br />“Eppure – aggiunge Perrino – l’Unità operativa complessa Spdc del presidio ospedaliero ‘Giovanni Paolo II’ di Policoro dispone di un indiscusso bagaglio reputazionale alimentato dagli apprezzamenti e riconoscimenti tributati dalle famiglie dei pazienti interessati alla professionalità e disponibilità del personale medico e infermieristico. La decisione di sopprimere il servizio, ove ufficialmente confermata, apparirebbe inoltre del tutto sfornita di riscontri sia nel Piano integrato della salute e dei servizi alla persona e alla comunità 2018-2020 che nell’atto aziendale. Difatti, il piano regionale della salute e dei servizi alla persona e alla Comunità 2018-2020 (Dgr n. 778 del 22 luglio 2017) ‘intende considerare e farsi carico delle molteplici ed eterogenee condizioni di fragilità sociale’ e, tra queste, della ‘insorgenza di disturbi psicologici e psichiatrici’. A tal fine, individua i seguenti obiettivi prioritari: attivazione dei Centri di salute mentale (Csm); riduzione dei ricoveri inappropriati in regime ospedaliero (Spdc); perseguimento di adeguati standard di qualità ed appropriatezza della residenzialità psichiatrica”.<br /><br />A parere di Perrino, “l’eventuale chiusura dell’Unità operativa complessa Spdc dell’ospedale di Policoro, oltre agli innegabili disagi e disservizi che potrebbe creare ai pazienti, aggraverebbe i il profilo già negativo emerso dal Sistema informativo nazionale per la salute mentale (Sism) che vede la Basilicata fanalino di coda in Italia nella quantità e qualità dei servizi erogati”.