Il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza: “Preoccupazione in Basilicata per la drastica riduzione del numero dei docenti di sostegno nel nuovo anno scolastico”. "Mi batterò per modificare queste decisioni della vigilia"
“Vigilia della ripresa dell'attività scolastica, in Basilicata, con molti problemi da affrontare in un clima non certamente positivo”. Questo quanto affermato dal Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Vincenzo Giuliano.<br /><br />Per Giuliano è necessario “dare sicurezza ai ragazzi e alle famiglie, creando un ambiente favorevole all'apprendimento, in modo da ripristinare il ruolo essenziale della scuola nella società. Questo il punto alla base di vari contatti nel tentativo di trovare delle risposte adeguate. Non mancano, infatti – prosegue il Garante – motivi di seria preoccupazione. E questi riguardano essenzialmente la disponibilità di un adeguato numero di docenti di sostegno nella regione per dare un apporto a studenti che non sono nelle piene capacità fisiche di affrontare gli studi. I numeri parlano chiaro al riguardo. La scure ministeriale ha ridotto drasticamente il numero degli insegnanti di sostegno per il Potentino da 125 a 50 o 70 al massimo; per il materano, invece, il taglio è ancor più consistente, giacchè da 105 si è passati ad appena 34 docenti, il che mette a rischio la possibilità di ripristinare il rapporto di 1: 1, l'unico che ha dato finora sostanziali garanzie ai ragazzi bisognosi di questo tipo di assistenza. Un rapporto diverso finirebbe per incidere sul risultato della presenza del docente specializzato, negli ambiti assegnati”.<br /><br />Per cercare si risolvere queste ed altre questioni, Giuliano ha chiesto un in incontro, con carattere di urgenza, a Claudia Datena, responsabile dell'Ufficio scolastico regionale e Antonietta Moscato, titolare del settore specifico. “C'è da sperare – conclude il Garante – che si possa in misura soddisfacente superare questi limiti imposti dalle scelte ministeriali, per giunta proprio nel momento in cui il Governo provvede a stabilizzare un elevato numero di docenti”.<br /><br /><br /><br />