Screening retinopatia, Napoli: implementare le risorse

“E’ necessario dotare ogni struttura sanitaria di un retinografo che non ha costi elevati e che consente, mettendo in rete le risultanze dell’accertamento diagnostico, di avere un monitoraggio esaustivo dell’andamento di questa grave patologia”

&ldquo;Prevenire significa creare oggi misure di contrasto all&rsquo;insorgenza di malattie che domani procureranno problemi irrisolvibili. Il progetto regionale di screening della retinopatia diabetica, che affligge 12 mila lucani, &egrave; tra le principali cause di cecit&agrave; e rappresenta senza dubbio un passo in avanti nella lotta alle complicanze del diabete. Nel fare un plauso ai medici del Servizio sanitario regionale per l&rsquo;impegno costante ed attento profuso, bisogna senz&rsquo;altro migliorare in termini di efficienza e capacit&agrave; amministrativa, implementando le risorse economiche necessarie per garantire l&rsquo;effettivit&agrave; delle prestazioni e delle cure. Su questi aspetti il silenzio della vice presidente Franconi, nella conferenza stampa di presentazione del progetto, &egrave; stato assordante&rdquo;.<br /><br />E&rsquo; quanto dichiara il vice presidente del Consiglio regionale Michele Napoli. &ldquo;In Basilicata &ndash; aggiunge – il diabete &egrave; una malattia che fa registrare una prevalenza nettamente pi&ugrave; alta rispetto alla media nazionale. Ne sono affetti il 6,6% dei nostri cittadini e la causa di tale elevata incidenza va identificata nella mancanza di idonee politiche di prevenzione, volte a sensibilizzare la popolazione circa l&rsquo;importanza di corrette abitudini alimentari e stili di vita salutari per contrastare l&rsquo;insorgenza del diabete. Per portare in ogni casa lo screening, attraverso cui valutare la possibile insorgenza della retinopatia diabetica, come sostenuto dall&rsquo;assessore Franconi occorre molto di pi&ugrave; di un solo camper dotato di retinografo. E&rsquo; necessario dotare ogni struttura sanitaria regionale di questo strumento che non ha costi elevati e che consente, mettendo in rete le risultanze dell&rsquo;accertamento diagnostico, di avere un monitoraggio esaustivo dell&rsquo;andamento di questa grave patologia&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Torna quindi di grande attualit&agrave;, anche con riguardo agli strumenti di prevenzione secondaria -precisa il vice presidente del Consiglio regionale – il concetto della rete tra tutte le strutture del nostro sistema sanitario, con l&rsquo;ospedale San Carlo e il suo Dipartimento di Diabetologia, che devono assumere un ruolo centrale anche nel sistema a rete che riguarda la prevenzione, di cui stranamente difetta il Progetto oggi presentato alla stampa&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Ci&ograve; che deve altres&igrave; ripristinarsi immediatamente &egrave;, con riferimento alla cura delle persone ipovedenti, il servizio di riabilitazione per coloro i quali soffrono di disturbi visivi che in assenza dello stesso sono destinati alla cecit&agrave;. Dette prestazioni &ndash; precisa Napoli – sono Livelli essenziali di assistenza e, sebbene la copertura finanziaria sia garantita dal Fondo del Servizio sanitario nazionale, la Regione Basilicata ha cessato l&rsquo;erogazione delle prestazioni, violandone l&rsquo;obbligo e mettendo a repentaglio il diritto alla salute degli utenti, di fatto privati di un servizio di fondamentale rilevanza&rdquo;. A tal fine Napoli ha annunciato che nei prossimi giorni incontrer&agrave; l&rsquo;assessore Flavia Franconi &ldquo;per ribadire l&rsquo;obbligo in capo alla Regione di garantire il servizio cessato nel gennaio del 2018 e favorire ogni utile azione volta al ripristino immediato di un servizio che altrimenti corre il rischio di classificare l&rsquo;esistenza in Basilicata di veri e propri figli di un Dio minore&rdquo;.<br />

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