Per il consigliere del Gruppo misto “la mancata assegnazione del personale previsto ad esclusivo utilizzo delle attività di senologia e screening rende il percorso di ampliamento delle fasce impraticabile”
La riorganizzazione del sistema di accesso ed offerta delle prestazioni relative alla diagnosi di tumore alla mammella, con la conseguente estensione del percorso di screening mammografico alle donne dai 45 ai 74 anni di età residenti in Basilicata, decisa un anno fa dalla Giunta regionale, è al centro di un’interrogazione del consigliere regionale Giannino Romaniello.<br /><br />L’esponente del Gruppo misto ricorda che è stato previsto in particolare “l'estensione dello screening alla fascia d'età 45 – 49 anni, il mantenimento della cadenza biennale del percorso di screening nelle donne in fascia 50-69 anni, un invito attivo a cadenza biennale alle donne in fascia di età 70-74 anni”, ed è stato dato mandato all’Irccs – Crob di Rionero “di predisporre il programma operativo che definisca azioni e risorse necessarie all’estensione della fascia di età del medesimo programma di screening , da sottoporre al Dipartimento regionale”.<br /><br />“La mancata assegnazione del personale previsto ad esclusivo utilizzo delle attività di senologia e screening rende il percorso di ampliamento delle fasce impraticabile”, continua Romaniello che chiede alla Giunta “quali ragioni hanno impedito di dare piena ed immediata attuazione al programma di ampliamento per le donne 45 – 49 anni e per le donne 70 – 74; quali azioni intende intraprendere affinché si ottemperi a quanto previsto e garantire l’integrale attuazione del programma per di ampliamento dello screening alla fascia d’età 45 – 49 e 70 – 74”.<br /><br />“Le risorse, previste dal programma operativo – afferma ancora l’esponente del Gruppo misto – sono 3 dirigenti medici e 3 tecnici sanitari di radiologia medica per l’Aor San Carlo, 2 dirigenti medici e 2 tecnici sanitari di radiologia medica per l’Asp, 2 dirigenti medici, 3 tecnici sanitari di radiologia medica, 1 infermiere, 1 operatore socio sanitario e un assistente sanitario per Asm. Al momento si può contare per la parte medica, solo sui due medici dell’Asm, che sono già insufficienti per garantire tutta la copertura della provincia di Matera, e di 1 dirigente medico per Asp per l’intera provincia di Potenza. Il personale dirigente medico presente comunica che, in assenza di risposte adeguate, non garantirà il proprio supporto alle letture ed agli approfondimenti delle nuove fasce d’età”.<br /><br />“Il carcinoma della mammella –conclude Romaniello – è il tumore più frequente nelle donne con il 30 per cento di tutti i tumori femminili (41 per cento nella fascia d’età 45 – 49 anni, 35 per cento nella fascia d’età 50 – 69 anni; 21 per cento nella fascia d’età delle donne con più di 70 anni); la validità del progetto di screening fa perno sull’anticipazione diagnostica e dunque sulla diagnosi precoce e l’impossibilità di far fronte in tempi celeri alla mole di letture inficia seriamente l’efficacia del programma”.<br />