Scheda – Obbligo prescrizioni ricetta rossa e consegna farmaci

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La ricetta rossa è obbligatoria anche per i medici specialistici delle strutture pubbliche. Questa semplice misura consente di evitare inutili file e lunghe attese negli studi dei medici di famiglia. Gli specialistici del servizio sanitario regionale, perciò, sono tenuti a prescrivere sul ricettario rosso le prestazioni e strumentali ambulatoriali necessari.
Nella ricetta rossa, il medico che prescrive (lo specialista ma anche il medico di medicina generale e il pediatra) deve specificare il sospetto clinico/quesito diagnostico per cui si richiedono gli approfondimenti clinici e, se necessario, la priorità della prestazione, contrassegnata da una lettera (U- B – D – P) che identifica la classe di accesso in relazione alla gravità dei sintomi o alla prognosi del paziente. Si va così dalle prestazioni mediche caratterizzate dall’urgenze da eseguirsi entro 72 ore nei Pronto Soccorsi Attivi, a quelle di classe B (breve) che possono essere eseguite entro 10 giorni fino alle indagini giudicate differibili (classe D) o programmabili (classe P) perché che non influenzano la prognosi.
Modalità più dirette e veloci anche per le prescrizioni di farmaci dopo i ricoveri in strutture pubbliche: all’atto della dimissione del ricovero dovrà essere infatti la stessa struttura a dispensare direttamente i farmaci relativi al primo ciclo di terapia.

sil

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