Scarano (FP CGIL) su nomine aziende sanitarie lucane

"Continuano a fioccare nomine e rimaneggiamenti nelle aziende sanitarie della Basilicata. Gli attuali commissari dell’Asp, dell’azienda sanitaria regionale San Carlo e dell’Asm, pur se decaduti con la nomina dei nuovi direttori generali, continuano stranamente ad adottare atti di valenza generale . Un ultra-attivismo che procede senza alcun contegno e in una condizione di decadenza sostanziale."
A sostenerlo, in una nota, Giuliana Scarano, segretaria generale FP Cgil Potenza.
"Solo pochi giorni fa – si legge nella nota – l’atto dirigenziale, con cui il Commissario dell’Asp Giovanni Chiarelli conferma alla guida del 118 il dottor Colarusso per i prossimi tre anni, fino al 2021. Ma l’Azienda Ospedaliera San Carlo non è da meno. Si rimodula il piano triennale dei fabbisogni, si interviene superando l’atto aziendale vigente attraverso singoli atti, apparentemente scollegati l’uno dall’altro, che incidono direttamente sulla organizzazione ed il funzionamento dell’Azienda, proprio nel mentre si sta procedendo alla definizione del nuovo atto aziendale".
"In buona sostanza – aggiunge Scarano nella nota – si ipoteca l’organizzazione futura in assenza di un compiuto disegno generale provando a condizionare anche l’azione del futuro management. La sanità lucana scivola sempre più al di fuori della legalità e delle più elementari norme che regolano l’azione e le funzioni pubbliche. Non solo arroganza del potere di chi si sente immune da tutto, ma una destrutturazione del sistema pubblico regionale i cui danni potranno essere irreversibili. Un vero e proprio abuso, quello che attraversa la sanità lucana, le cui conseguenze saranno pagate dai lavoratori e i cittadini tutti".

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