Scaglione: le dimissioni non si annunciano

Il capogruppo dei Popolari uniti in Consiglio regionale ha scritto una lettera aperta al “Quotidiano della Basilicata” sulla crisi finanziaria del Comune di Potenza e le polemiche che sono seguite

"Un amministratore non può dare ultimatum dopo aver predicato di aver messo in campo una manovra di risanamento ed in vendita l’argenteria di famiglia e non ne vuole attendere l’esito. Magari per valutare se ha fatto bene il suo mestiere e solo dopo annunciare, in caso negativo, le sue dimissioni. Anzi, darle”. E’ quanto scrive il capogruppo dei Popolari uniti in Consiglio regionale, Luigi Scaglione, in una lettera aperta al “Quotidiano della Basilicata”, che nell’edizione di oggi ha ospitato un “botta e risposta” fra Nino Grasso, portavoce del presidente della Regione, e la giornalista Lucia Serino, sull’argomento della crisi finanziaria del Comune di Potenza e sulle paventate dimissioni di due assessori.

“Il Sindaco, l’amico Vito Santarsiero, forse farebbe bene a tornare presto da Bruxelles con lo spirito forte di chi richiama, come avviene in Europa, tutti al proprio dovere e forse a qualche parola in meno. Una maggioranza che si dice forte e coesa, ragiona anche così, con uno sforzo di silenzioso lavoro in più”, scrive ancora Scaglione ricordando che “ieri nella quarta Commissione, e speriamo che venga confermato in Consiglio, rimodulando i fondi del diritto allo studio, senza nulla togliere agli altri comuni della Basilicata, è passato all’unanimità un emendamento firmato dal sottoscritto insieme ai consiglieri Falotico, Mollica, Straziuso con il quale si assegnano 100 mila euro in più al comune di Potenza per il servizio mensa, proprio in virtù del suo servire anche alunni di comuni limitrofi e non solo della città di Potenza”.

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