Il vice presidente della Commissione regionale dei lucani all’estero, Luigi Scaglione, ha preso parte, a Roma, alla riunione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio generale degli italiani all’estero
E’ un segnale importante quello scaturito durante la riunione dell’Ufficio di Presidenza del Cgie, il Consiglio generale degli italiani all’estero, riunitosi, a Roma, il 18 e 19 settembre presso la sede del Ministero degli Affari Esteri. Per la prima volta le Regioni, attraverso il coinvolgimento diretto delle Consulte regionali ed i Consigli degli Italiani nel Mondo, hanno di fatto sancito la condivisione dei percorsi da mettere in campo per ripensare assieme le politiche del Governo in materia di rappresentanza, assistenza e diffusione della lingua e cultura italiana nel mondo. A rappresentare le Regioni che da tempo hanno avviato una fase attiva di impegno, la presidente della Consulta degli Emiliani Romagnoli nel mondo, Silvia Bartolini, coordinatrice del Comitato interregionale, il vice presidente dei Lucani nel Mondo, consigliere regionale Luigi Scaglione, il presidente dei Toscani nel Mondo, Nicola Cecchi ed i dirigenti dei dipartimenti per l’emigrazione, Bruna Zuccolin della Regione Friuli Venezia Giulia e Antonella La Rosa della Regione Sicilia. Per il Governo, hanno partecipato il sottosegretario, Staffan De Mistura, ed i Direttori generali della Farnesina.
“Una due giorni – ha riferito Scagione – di intenso lavoro per analizzare le politiche rivolte agli italiani all’estero. I drastici tagli ai capitoli dell’emigrazione e, in particolare, ai corsi di lingua italiana, comportano necessariamente, al di là della speranza di nuovi fondi, una innovazione di sistema ed una nuova metodologia diversa dall’attuale, ormai datata. Si è deciso di tenere due seminari di approfondimento: il primo sulla rappresentanza democratica degli italiani nel mondo ed il secondo per cercare una migliore modalità di diffusione dell’insegnamento della lingua italiana all’estero. Le Regioni – ha riferito ancora Scaglione – come evidenziato negli interventi delle rappresentanze e reso noto nel consuntivo fatto dalla presidente Bartolini, hanno espresso soddisfazione per tale decisione che accoglie le proposte avanzate da tempo. Per la preparazione dei due seminari sono stati costituiti altrettanti tavoli di lavoro ai quali siederanno anche i rappresentanti delle Regioni: della Commissione di lavoro sulla diffusione della lingua italiana all’estero, faranno parte per le Consulte regionali, Silvia Bartolini (Emilia-Romagna) e Nicola Cecchi (Toscana), per quella sulla rappresentanza, Luigi Scaglione (Basilicata) e Bruna Zuccolin (Friuli Venezia Giulia).
“Un importante riconoscimento per i Lucani nel Mondo – ha commentato il vice presidente della Commissione – che raccoglie, di fatto, le sollecitazioni per garantire pari diritti alle comunità lucane in un momento di incertezza e di sostanziale difficoltà. Da segnalare – ha detto Scaglione – l’attenzione chiesta e ricambiata, per quanto concerne i Corsi di lingua italiana per i nostri corregionali all’estero, dal Dipartimento Formazione della Regione Basilicata. Purtroppo, nel contempo, da sottolineare – ha proseguito – la crisi della rappresentatività dei nostri connazionali e l’aumento esponenziale di emigrazione culturale o ricerca di lavoro stabile in realtà che hanno investito nei settori strategici, il Canada, ad esempio, cerca 20.000 tra ingegneri, architetti, avvocati. La nostra modesta azione, cosi come più volte evidenziato nelle occasioni assembleari anche dal presidente della Commissione dei Lucani all’estero, Antonio Di Sanza, dal collega vice presidente, Franco Mollica, e sostanziato dalle intese con il presidente dell’Assemblea regionale, Vincenzo Folino e dalle azioni nei programmi di internazionalizzazione della Giunta regionale, volute dal presidente della Regione, Vito De Filippo, potrà contribuire – ha spiegato Scaglione – a mantenere vivo quel clima di positive relazioni solidali tra la nostra Basilicata e la Basilicata nel Mondo. Anche quella dei giovani lucani che viaggiano ormai solo con il tablet sotto il braccio”.