“Sono 1083 (493 donne e 590 uomini) le partenze dei Lucani durante il 2017 pari all’0,8% del totale di italiani che l’anno scorso hanno lasciato la propria terra di origine suun totale di 128.193 di italiani che hanno lasciato il nostro Paese. In testa – rileva Scaglione, Coordinatore del Centro Lucani nel Mondo che analizza il fenomeno da tempo – numericamente con il maggior numero di iscritti all’Aire, è il Comune di Marsico Nuovo, percentualmente con punte superiore al 100% i Comuni di San Fele e Pescopagano. I Lucani sono andati soprattutto in Argentina, Germani e Svizzera, oggi vanno verso Germani e Regno Unito, un po’ meno in USA e Australia in relazione alle loro politiche di contenimento dei flussi. Infine, i Lucani iscritti all’Aire sono 128.263 pari al 22,6% del totale italiano.
In fondo – aggiunge – una regressione rispetto ai numeri degli anni precedenti a cui vanno però sommati i giovani che lasciano”temporaneamente” la Basilicata per motivi di studi, ma che nel contempo fanno registrare sue nuove categorie in evoluzione numerica assoluta e percentuale: quello delle mamme di cervelli in fuga ma soprattutto di genitori-nonni che inseguono i loro figlio e le, loro nuove famiglie.
Dal Rapporto Migrantes 2018 presentato ieri a Roma, emerge soprattutto questo dato per la nostra Basilicata che non Può certo risultare consolatorio, ma registrare nuove tendenze, nuovi fenomeni e riportare anche con i numeri, il fenomeno migratorio nella sua giusta dimensione analitica”.
In testa alla classifica numericamente e percentualmente, restano salde, stranamente, Regioni economicamente più evolute e più forti anche in termini di opportunità da offrire ai giovani ed alla sua popolazione residente. La Lombardia con il suo 17,1% sul totale, l’Emilia-Romagna con il suo 10,1% e terzo il Veneto con il suo 8,7% sul totale delle partenze.
Restituiamo qui di anche all’analisi numerica il suo giusto valore, senza luoghi comuni mamriconoscendo che il problema del sistema Paese si riflette inevitabilmente anche su quello delle regioni meridionali e poùpiccole, dove invece le politiche di accoglienza organizzate e gestite, diventano anche un elemento risolutivo del sistema di sopravvivenza dei territori.
Il fenomeno nuovo, affianco dunque a chi cerca Università più qualificate e a un Mezzogiorno che continua ad offrire manodopera per lo sviluppo di Paesi stranieri ed ancor più giovani che a differenza della grande emigrazione di inizio 900 viaggiano in cerca di prima occupazione, è quello di pensionati verso mete fiscalmente più vantaggiose ed ospitali e di chi accompagna dopo alcuni anni i loro figli per svolgere la dignitosa funzione di nonni.
Ecco il fenomeno nuovo che rischia di far dire a chi ha sostenuto che questo “non è un Paese per giovani” che questo rischi “di non essere più un Paese”. Perché in preda a fenomeni di. Mobilità,continua, di abbandoni, di fughe e di non ritorni, ben oltre i luoghi comuni.
Il rapporto Migrantes, 2018 ci dice tutto questo attraverso la esigenza di vivere nella conoscenza di un fenomeno stabilmente mobile che fa pensare che anche in Basilicata e nelle nostre regioni, in ispecie quelli meridionali, ci sono giovani o di età media, altamente qualificati che dopo essersi diplomati e laureati fanno all’estero lavori non all’altezza del titolo di studio conseguito e che in effetti fa registrare , come dicono i dati ufficiali di iscrizione all’Aire (sempre parziali ovviamente se si pensa che a fronte di oltre 5 milioni di italiani registrati ce ne sono almeno un altro milione e mezzo che non lo ha mai fatto) anche a situazioni di vita in degrado o di solitudini urbane cosmopolite a cui la rete delle associazioni come quella Lucana o di altre regioni può offrire una sua forma di garanzia, di sostegno, assistenza, inserimento e semmai di ritorno garantito nella terra di origine.
Di queste cose, per la prima volta, nel parlerà in Basilicata anche il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero che accogliendo l’invito del Centro Lucani nel Mondo e Regione Basilicata Fondazione Matera-Basilicata 2019 terrà la sua giornata conclusiva dell’assemblea plenaria a Matera i prossimi 18 e 19 Novembre.