Lunedì 7 luglio 2025 inizierà la nuova campagna di indagini archeologiche presso l’insediamento fortificato medievale di Satrianum, in località Torre di Satriano in Tito (Potenza), diretta dalla Prof.ssa Francesca Sogliani (Università degli Studi della Basilicata), coadiuvata dalla vice-direttrice, la Dott.ssa Brunella Gargiulo con la partecipazione di allieve e allievi della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Matera (DIUSS Unibas) e dei corsi di studio dell’Università degli Studi della Basilicata (su concessione SABAP Basilicata – MiC n.933 del 26/06/2024).
“Le indagini archeologiche sul sito fortificato supportate, ormai da oltre un decennio, dal Comune di Tito, continuano a rivestire il ruolo di motore per la valorizzazione culturale del territorio e ad avere un respiro internazionale grazie alla presenza nel progetto, per il quarto anno consecutivo, dell’équipe francese dell’Università di Rennes II, coordinata dal prof. Dominique Allios, professore di Archeologia Medievale nell’Ateneo francese. Da due anni le ricerche a Satrianum sono inoltre inserite nel Progetto PRIN My-FORTLANDS.
Gli archeologi – spiega la nota diffusa dal Comune di Tito – affronteranno in questa XIV campagna diverse attività di ricerca quali lo scavo stratigrafico manuale, il rilievo fotogrammetrico e l’analisi delle tecniche edilizie e saranno anche impegnati in laboratori dedicati alla ceramica, alla numismatica, all’archeozoologia, dedicati al sito fortificato medievale, fondato dai Normanni nell’XI secolo e frequentato fino al periodo del governo di Giovanna II d’Angiò Durazzo sul Regno di Napoli, sul finire del XIV secolo.
Diverse saranno quest’anno le iniziative destinate a coinvolgere la comunità che verranno realizzate in collaborazione con numerose realtà associative del territorio e che saranno presentate mercoledì 9 luglio nella sala consiliare del Comune di Tito; il 16 luglio, nello spazio di Largo Comune, si terrà la presentazione del volume “Le origini della cucina italiana da Federico II a oggi” a cura del prof. Fulvio delle Donne dell’Università Federico II di Napoli, cui seguirà una cena di comunità ispirata da alcuni brani tratti da “Il nome della rosa” di Umberto Eco, in collaborazione con la Pro Loco “Gli antichi Portali” di Tito e l’associazione Sotto il Castello.
Oltre alle attività dedicate ai ragazzi e a progetti che legano archeologia e arte contemporanea, a concludere la XIII campagna di scavo sarà l’evento di punta, giunto, alla VI edizione, di “Festivalia. L’archeologia si racconta”, format di archeologia pubblica ideato dalla Prof.ssa Sogliani, in collaborazione con la Pro Loco “Gli antichi Portali” di Tito, l’associazione ANSPI carità Tito, l’associazione teatrale “Cecco Spera” e il supporto del GAL Percorsi; l’evento è inserito anche quest’anno all’interno del Progetto PNRR Tech4You, Spoke 4, PP 4.1.3, Azione 5 – Presentazione e divulgazione dei risultati della ricerca al pubblico. Rispetto alle passate edizioni, quest’anno Festivalia raddoppierà la sua durata, giovedì 31 luglio e venerdì 1 agosto, due giornate intense e piene di novità”.
Dichiara la Prof.ssa Sogliani: «Con questa XIII campagna di scavo affronteremo un nuovo tema della ricerca. Se negli anni scorsi abbiamo infatti raccolto i dati per descrivere gli ultimi momenti di vita dell’insediamento, dando in un certo senso concretezza alla leggenda della regina Giovanna II, da quest’anno ci dedicheremo a scoprire il periodo della fondazione di Satrianum. Ci siamo più volte chiesti, io e la mia équipe, se Satrianum davvero deve la sua genesi insediativa alla conquista normanna oppure i cavalieri del nord scelgono un luogo da fortificare dove era già presente un insediamento altomedievale o ancora più antico? Per indagare questi periodi, data la carenza di fonti documentarie, solo l’indagine archeologica potrà rispondere a questa domanda. Gli esiti di queste indagini saranno come sempre fonte di un nuovo racconto che il grande pubblico conoscerà nelle edizioni di “Festivalia. L’Archeologia si racconta” dei prossimi anni».
“Il sito archeologico della Torre di Satriano in Tito rappresenta il nostro grande attrattore turistico.
Quest’anno abbiamo voluto ampliare le attività connesse alla campagna di scavo per far conoscere ancora di più il lavoro che viene svolto annualmente. Oltre agli appuntamenti già in programma, stiamo lavorando alla realizzazione di una mostra, in autunno, in collaborazione con la Soprintendenza, con parte dei reperti recuperati nel corso di questi anni e che raccontano lo scavo di Satrianum”- dichiara Fabio Laurino, Sindaco di Tito.
Durante tutta la campagna di scavo, sarà possibile non solo visitare gli scavi, ma anche fruire delle visite guidate, grazie alla collaborazione dell’Associazione “Istituto Poliziano per lo Studio del Mediterraneo” che gestisce il sito della Torre di Satriano in Tito.