Sarli e Pellettieri (Cisl Fp) su disagi lavoratori Regione

Il segretario aziendale della Cisl Fp Salvatore Pellettieri e il segretario generale regionale Giovanni Sarli segnalano, in un comunicato, l’esistenza di un “diffuso malessere organizzativo” negli uffici della Regione Basilicata.
“E’ urgente, quindi, – proseguono – porre mano ad un progetto di riorganizzazione degli uffici e dei servizi, mettendo al primo posto la tutela delle professionalità e della dignità dei lavoratori, continuano i rappresentanti sindacali della CISL.
Senza indugio – rimarcano – bisogna partire da una analisi puntuale dei carichi di lavoro, necessariamente da monitorare a seguito dei tanti pensionamenti degli ultimi tre anni che hanno creato anche sovraccarichi di lavoro in numerosi casi.
E’ anche da denunciare che tante lavoratrici e lavoratori regionali non sono utilizzati nel rispetto delle qualifiche di appartenenza e mancano i piani e i programmi di formazione del personale”
“Tra gli altri problemi da evidenziare, – aggiungono Pellettieri e Sarli – vi è quello della inadeguatezza dei luoghi di lavoro, spesso non a norma, essendo utilizzati addirittura i sottoscala, umidi, peraltro, per allocare i lavoratori.
E’ emblematico, altresì, il caso dell’Ufficio Legale, dove in nemmeno 25 metri quadrati, al netto di ben 15 armadi, lavorano sette dipendenti, in condizioni assolutamente inaccettabili.
La CISL rivendica con forza, dunque, una migliore organizzazione degli uffici, idonei ambienti lavorativi e politiche formative da programmare, oltre che sistemi incentivanti più adeguati, eliminando, altresì, la confusione dei ruoli e delle competenze.
E’, oltremodo, vergognoso, aggiungono i segretari della CISL, il fatto che alla Regione Basilicata i dirigenti non hanno mai tenuto, con i propri collaboratori, le conferenze di servizio previste dalla Legge Regionale n. 12/96.
La politica regionale e la sua dirigenza amministrativa devono, dunque, comprendere che il lavoro pubblico è valore personale e collettivo, valore professionale ed economico, un valore da riconoscere, un valore su cui investire per costruire.
All’interno degli uffici Regione Basilicata, invece, tutto questo è spesso dimenticato e non si fa nulla per rimediare.
La crisi economica ci impone, invece, un piano industriale del lavoro pubblico, partendo dai cambiamenti organizzativi per far costare meno i servizi. Le economie che realizzeremo le potremo destinare, in parte, alla contrattazione nazionale e decentrata.
Per questi motivi – concludono Pellettieri e Sarli – le rivendicazioni della CISL sono ferme e saranno perseguite con grande determinazione”.

BAS 05

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